Disoccupazione, minimo storico: al 3,4%. Mai così bassa da 10 anni

Disoccupazione al minimo storico negli ultimi dieci anni, al 3,4%. La relazione sul mercato del lavoro nel secondo semestre del 2017 elaborata dall’Osservatorio provinciale mercato del lavoro parla chiaro: cresce l’occupazione, anche quella dei giovani. I dati dell’ultimo semestre parlano di un calo del tasso di disoccupazione dal 3,8% al 3,4%. Allo stesso tempo l’occupazione ha raggiunto il 78,2% superando anche il Tirolo dove questo dato è attestato al 77,8%. Dalla relazione emergono dati positivi anche riguardo all’occupazione giovanile (+5%), particolarmente lusinghieri i risultati ottenuti negli ultimi mesi da numerose aziende, tra le quali la Hoppe, che all’inizio di questa legislatura era in una fase di crisi e nel frattempo ha assunto 250 nuovi addetti. «Grazie a questi risultati – ha commentato Martha Stocker – possiamo guardare con ottimismo al raggiungimento del traguardo dell’80% di occupazione entro il 2020». L’andamento è stato particolarmente positivo nel settore alberghiero e ristorativo (+9,0%), ma anche nell’assistenza sociale (+4,0%), nel commercio (+3,1%), nei rimanenti servizi privati escluso il commercio (+3,6%) e nelle attività manifatturiere (+2,8%). Il notevole +5,5% nell’edilizia conferma la ripresa iniziata nel 2015 dopo otto anni negativi.

Piena occupazione maschile, crescita per le donne

L’Alto Adige è quindi in una fase di sostanziale piena occupazione registrando un tasso di disoccupazione che ha raggiunto il 2,6% per i maschi e del 4,4% per le donne. L’occupazione femminile che in Alto Adige ha raggiunto il tasso del 71,5%, dieci punti al di sopra di quello complessivo nazionale: negli ultimi 6 mesi (da maggio a ottobre 2017) l’occupazione dipendente è cresciuta di un ulteriore 3,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ci sono difficoltà però nel reperimento di forza lavoro sia qualificata che generica. Tra gli altri dati emersi negli ultimi sei mesi, gli ulteriori 1.644 lavoratori provenienti da altre regioni italiane che hanno trovato occupazione in Alto Adige, e la cui presenza attualmente supera le 12mila unità. L’occupazione giovanile approfitta in maniera marcata della congiuntura economica positiva con una crescita netta del 5% tra i lavoratori al di sotto dei 30 anni. Riguardo ai lavoratori anziani si conferma l’invecchiamento complessivo della forza lavoro provinciale, un trend non lineare ma addirittura esponenziale con una crescita costante degli ultra 50enni che entrano o rientrano nel mondo del lavoro. Infine, l’abolizione dei voucher ha avuto come conseguenza immediata la forte crescita del lavoro a chiamata pari ad un +193% nel periodo maggio-ottobre 2017 pari a 4.522 nuovi contratti stipulati.

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