Aviaria: si raccomanda di tenere il pollame al chiuso in Alto Adige

Influenza aviaria. A seguito dei cigni morti in Tirolo e dei gabbiani deceduti in Valle dei Laghi in Trentino a causa dell’aviaria, si è alzata la soglia di attenzione anche in Alto Adige dove non sono stati segnalati casi, ma è doveroso attuare alcune precauzioni. Come sottolineato da Paolo Zambotto, responsabile del Servizio veterinario provinciale. “Il pollame e gli altri volatili devono essere tenuti al chiuso e non devono, in nessun caso, venire alimentati all’aperto”. Al momento tale appello rappresenta una semplice raccomandazione urgente, non vigendo alcun obbligo di legge, ma, precisa Zambotto: “È nell’interesse di tutti seguire queste raccomandazioni per prevenire la diffusione del virus sul territorio altoatesino”. Chiunque notasse un aumento del tasso di mortalità nel proprio allevamento di pollame è quindi invitato a contattare il Servizio veterinario per accertare le cause del decesso degli uccelli domestici. Escursionisti e residenti sono inoltre invitati a contattare il Servizio forestale nel caso di ritrovamento di carcasse di uccelli selvatici. “Per motivi igienici, le carcasse non vanno toccate, anche se è bene specificare che non esiste un pericolo di contagio del virus per l’uomo” ha concluso Zambotto.

Immagine di apertura: foto Asp

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