Stazione di Sinigo: c'è lo studio di fattibilità per riattivarla

L’idea è chiara: riattivare la stazione in quel di Sinigo. Il Comune di Merano ha infatti incaricato l’ingegner Willi Hüsler, uno dei padri della ferrovia della val Venosta, di elaborare uno studio di fattibilità per la riattivazione della fermata. L’obiettivo dello studio è quello di stimare il numero di persone che utilizzerebbe tale offerta. Il gradimento da parte dell’utenza è condizione necessaria affinché Provincia e RFI inseriscano la riattivazione di una stazione dei treni a Sinigo nei piani di potenziamento della linea ferrata Merano-Bolzano.

Lo studio dell’ingegner Hüsler si basa su dati e simulazioni – come il numero degli abitanti di Sinigo e dei posti di lavoro nella zona produttiva di Sinigo e di Lana, i flussi dei pendolari e dei turisti che frequentano castel Trauttmasdorff. Sulla base di questi dati Hüsler ha ipotizzato che ogni anno a Sinigo potrebbero salire in carrozza circa 150.000 persone, a condizione che si riesca a collegare le aree limitrofe alla stazione mediante percorsi pedociclabili, linee degli autobus e parcherggi park & ride. In tal caso la stazione di Sinigo sarebbe almeno altrettanto utilizzata quanto lo sono altre stazioni lungo il tragitto Merano-Bolzano: a Terlano, ad esempio, nel 2019 sono saliti in treno 105.000 persone, a Vilpiano 34.500 e a Gargazzone 37.000.

Nuova fermata dei treni: due i possibili siti

Con diversi documenti programmatici l’assessora alla mobilità Madeleine Rohrer ha creato le premesse per l’attuazione di questo progetto: proposte in tal senso, anche con l’indicazione dei possibili siti della nuova stazione, sono contenute nel Piano particolareggiato del traffico di Sinigo che la Giunta comunale ha approvato nel 2017. Due le ipotesi prospettate: la variante nord è la soluzione più comoda per gli abitanti di Sinigo e quella che più facilmnente potrebbe essere integrata nella rete ciclabile. In questa variante proponiamo la costruzione di un ponte pedociclabile che passi sopra la linea ferroviaria, l’Adige e la Me-Bo e colleghi la zona industriale di Lana. L’accesso dei bus e delle auto avverrebbe lungo via Fermi ovvero lungo via Rio Sinigo.

Lo studio a breve in Giunta

L’ingegner Willi Hüsler presenterà ufficialmente il piano nelle prossime settimane all’esecutivo meranese. A seguire la Giunta dovrà inoltrare il documento agli Uffici provinciali competenti e avviare le trattative con RFI e STA. “Una volta definito il sito, il compito sarà quello di collegare la fermata al centro di Sinigo e alla zona produttiva con un percorso pedociclabile. Il potenziamento della mobilità dolce sarà essenziale per evitare che la stazione di Sinigo attiri ulteriori veicoli motorizzati e per far sì che invece contribuisca ad alleggerire il traffico nel rione”, ha detto il sindaco Rohrer.

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