Stagione invernale, la partenza (forse) a gennaio 2021. Kompatscher: «Prima giù i contagi, poi pensiamo allo sci»

Aleggia ancora grandissima incertezza sulla partenza della stagione invernale in Alto Adige. A causa della situazione epidemiologica infatti, è impossibile fare pronostici per quando – e soprattutto come – gli amanti della montagna potranno tornare in vetta per sciare. Diversi impianti, in Val Badia, Val Gardena e Plan de Corones, hanno già azionato in questi giorni i cannoni sparaneve per cominciare ad imbiancare le piste, mettendo in preventivo che da dicembre in poi ogni giorno possa essere quello giusto per ripartire.

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Kronplatz

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Quest’oggi però, durante la consueta conferenza stampa, il presidente provinciale Arno Kompatscher ha frenato sul nascere gli entusiasmi. La stagione infatti partirà, con molta probabilità, solamente nel 2021: “Le infezioni ed i morti sono ancora molto alti, al momento stiamo pensando ad altro. Dobbiamo piegare la curva e speriamo di riuscirci con i sacrifici dei cittadini e le diverse restrizioni emanate nelle settimane scorse. Prima di pensare allo sci dobbiamo poter riaprire i servizi all’infanzia, le scuole, le attività imprenditoriali. La stagione invernale – se partirà – lo farà tardi. E ciò dipenderà da un lato se riusciamo ad arrivare sotto alle 50 infezioni settimanali di media, e poi dalla situazione europea”.

 

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Sono molti infatti i Paesi vicino al nostro alle prese con lockdown nazionali e con numeri peggiori rispetto a quelli altoatesini, come Austria e Germania ad esempio. Questo va ovviamente ad impattare sull’aspetto turistico: se i turisti non possono arrivare in Alto Adige sarà difficile poter dare lo slancio giusto alla stagione invernale, e ne risentirà tutta la mobilità interregionale. “L’Alto Adige deve tornare ad essere una meta turistica, questo deve essere un’obiettivo. Ma ad oggi non creerei molte aspettative per quanto concerne il periodo natalizio. Spero che nel post Natale molte più attività siano possibili. Ma bisogna avere ben chiaro in mente che sarà un inverno difficilissimo”.

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