Smart working in Provincia, cambia il modello: accordi individuali da aprile

Dal 1° aprile cambia la normativa riguardo al modello di lavoro in smart working per i dipendenti della Provincia. Lo ha annunciato di recente il direttore generale della Provincia, Alexander Steiner, in una circolare. Mentre nella fase dell’emergenza Covid, che scadrà a livello statale il 31 marzo, tutti i dipendenti sono stati automaticamente autorizzati all’utilizzo dello smart working, in futuro ogni dipendente dovrà sottoscrivere un “accordo individuale” con il proprio diretto superiore.

Nella pandemia di Covid, il modello di smart working si è dimostrato valido, riferisce il direttore generale della Provincia, Steiner: “Lo smart working è stato lo strumento principale che ci ha permesso di mantenere operativi i nostri servizi”. Inoltre ha portato vantaggi in termini di organizzazione del lavoro per dipendenti e dirigenti. Ad esempio, Steiner vede “una maggiore motivazione, un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata, una spinta alla digitalizzazione ed alle competenze digitali, ma anche un uso più attento delle risorse”. Ora il modello dovrebbe essere trasformato da “strumento ausiliario in una vera e propria forma di lavoro”.

Il compito dei dirigenti

Spetta ora ai dirigenti stabilire, anche sulla base dell’esperienza degli ultimi due anni, quali dipendenti possono avvalersi dello smart working ed in che misura. Essi devono inoltre considerare il migliore espletamento possibile del servizio e la massima efficienza del lavoro. Il 100 per cento dell’orario di lavoro in smart working dovrebbe essere consentito solo in casi eccezionali e motivati, ad esempio per motivi di salute, personali o famigliari.

L’accordo individuale può essere di durata limitata o a tempo  indeterminato. Si basa sul raggiungimento di obiettivi e prestazioni definiti, che vengono concordati anche in tempi precisi a seconda delle esigenze del servizio. Lo smart working è possibile per un’intera giornata o per mezza giornata. In entrambi i casi in tale giornata non verranno riconosciute ore straordinarie e non si ha diritto ai buoni pasto. Il nuovo modello di smart working si basa giuridicamente sul contratto collettivo d’intercomparto sottoscritto con i sindacati il ​​3 dicembre 2020 per il triennio 2019-2021.

Un terzo delle ore lavorate in smart working

Nel marzo 2022 ricorre il secondo anniversario dell’introduzione del modello di smart working nell’amministrazione provinciale altoatesina. Oltre il 95 per cento di tutti i dipendenti con una postazione lavorativa dotata di PC nell’Amministrazione provinciale e scolastica ha approfittato di quest’opportunità durante questo periodo e ha lavorato circa un terzo (34%) delle ore complessive in smart working. L’intensità del ricorso allo smart working è stata, in linea con l’andamento epidemiologico, particolarmente elevata nelle tre ondate di pandemia.

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