Ventotto film, ritorno economico del 200%: Alto Adige set d'eccezione

Con la cultura si mangia. E anche con i film: lo dimostra il ritorno economico del 200% dei progetti chiusi nel 2017. In tutto nel 2017 sono stati finanziati 28 progetti, 22 nella produzione e 6 nella pre-produzione. La Film Location Alto Adige gode di ottima salute: sempre più produzioni internazionali si affidano ai professionisti locali e per aumentare le loro competenze stanno crescendo le offerte di formazione e le borse di studio targate IDM Alto Adige. Inoltre continua il successo dei film girati all’ombra delle Dolomiti ai festival di settore e migliora l’”Effetto Alto Adige”. Questo il riassunto del 2017 cinematografico in salsa bolzanina.

«Il settore filmico in Alto Adige sta registrando un’innegabile crescita: grazie alle sempre maggiori competenze dei filmmaker e delle maestranze locali, la Film Location Alto Adige sta migliorando costantemente la propria reputazione diventando una meta sempre più ricercata dalle case di produzione. Queste infatti non sono alla ricerca solo di location con sfondi mozzafiato come possono esserlo le nostre montagne, ma vogliono poter contare sempre più su professionisti del settore in loco» afferma Hansjörg Prast, direttore di IDM, commentando gli ottimi risultati del 2017. Lo sviluppo di questo settore economico dà lavoro ai creativi altoatesini e permette quindi di arginare la cosiddetta fuga dei cervelli, aggiunge Hansjörg Prast che ricorda come sia stato proprio quest’ultimo lo scopo principale con cui nel 2009 è nata la Film Commission altoatesina. «Un investimento che anno dopo anno dà sempre più chance e ingaggi ai talenti e alle maestranze locali. Ne sono la dimostrazione i ben 403 giorni di riprese in Alto Adige di quest’anno e il ritorno economico del 200% registrato quest’anno dai progetti chiusi nel 2017 – il più alto da quando esiste la Film Commission» afferma Birgit Oberkofler, responsabile della Film Fund & Commission di IDM; un vero successo, visto che le produzioni cinematografiche che ottengono il finanziamento del Fondo provinciale devono reinvestire in Alto Adige almeno il 150% di quanto ricevuto (il cosiddetto “effetto Alto Adige”).

Che lo sviluppo territoriale passi per il supporto dei professionisti locali lo sanno bene in IDM; per favorire la crescita del settore cinematografico altoatesino, per esempio, «nel 2017 abbiamo aumentato l’offerta del programma di mentoring personalizzato per i settori costumi, scenografia trucco e acconciature. I filmmaker che sono stati ammessi hanno potuto concordare con il proprio mentore durata e obiettivi del percorso di formazione» racconta Renate Ranzi, coordinatrice dell’Ecosystem Film & Creative Industries di IDM Alto Adige. E sempre per aumentare le competenze dei filmmaker locali, IDM ha elargito ben 6 borse di studio per corsi di formazione in Alto Adige ma anche fuori dai confini provinciali su temi come la produzione creativa o i Visual Effects (VFX). Per raccogliere le proposte formative e le notizie nel settore audiovisivo sul territorio altoatesino, inoltre, IDM sta curando i contenuti del sito http://www.movie-it.info.

Sempre nell’ottica dello sviluppo della Film Location Alto Adige, novità del 2017 è anche la fondazione della prima casa di post produzione altoatesina: la Cine Chromatix Italy di Merano, nata con il supporto di IDM, in joint venture con la casa di produzione altoatesina Ammira Film offre servizi di postproduzione come Color Grading o Visual Effects. L’obiettivo è di far crescere la postproduzione in Alto Adige: «Abbiamo individuato del potenziale in questo settore e per questo agevoliamo la nascita di aziende come la Cine Chromatix: si tratta di una professionalità in più su cui le produzioni possono contare ed è un ulteriore motivo per scegliere l’Alto Adige come film location» spiega Renate Ranzi.

Tra le produzioni che hanno contribuito a generare l’eccezionale “effetto Alto Adige” dell’anno che sta per chiudersi, c’è anche il film “La ragazza nella nebbia” di Donato Carrisi girato tutto al Lago di Carezza con le due star Jean Reno e Toni Servillo. Anche le due star altoatesine dell’alpinismo Hans Kammerlander e Reinhold Messner hanno lasciato il segno nel 2017 cinematografico: alla vita del primo è stato dedicato il film “Manaslu – Berg der Seelen” di Georg Salmina, mentre il secondo ha diretto “Ama Dablam – Der heilige Berg”. E i film girati in Alto Adige hanno anche ricevuto diversi riconoscimenti internazionali: “Der Mann aus dem Eis” di Felix Randau figurava nel programma del Locarno Film Festival insieme a “Drei Zinnen” di Jan Zabeil e quest’ultimo era anche al Toronto International Film Festival. In entrambe le produzioni era coinvolta la Echo Film di Bolzano come coproduttore. Il film “Die Einsiedler” di Ronny Trocker è invece stato nominato per gli European Film Awards che sono stati assegnati il 9 dicembre.

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