Sul Catinaccio spunta il nuovo rifugio-piramide a tre piani

Le prime foto stanno circolando sui social e la polemica è già scoppiata. A passo Santner sul Catinaccio, a 2734 metri d’altezza sopra il livello del mare nel cuore delle Dolomiti, si stanno concludendo lavori di costruzione del nuovo rifugio, una struttura che non passa sicuramente inosservata. Il rifugio si presenta come una piramide in lamiera a tre piani e con 32 posti letto, il triplo rispetto a quelli che presentava la precedente struttura, una casetta e poco più e che ha resistito nel tempo dal lontano 1956. Inevitabile che molti hanno storto il naso di fronte a questa nuova costruzione, per alcuni ritenuta troppo invasiva per il contesto montano e per altri moderna e intrigante.

La famiglia Perathoner, che gestisce il rifugio, ha ottenuto il via libera al progetto dal Comune di Tires ed è stato approvato anche dall’Ufficio Parchi della Provincia e dalla Fondazione Dolomiti Unesco, trovandosi nel parco naturale Sciliar-Catinaccio, in zona Patrimonio Unesco, appunto.

Immediate le reazioni: “Al posto della gloriosa piccola capanna eretta per dare ricovero ad alpinisti e soccorritori, il nuovo rifugio è una tenda di cristallo triangolare, una struttura avulsa dall’ambiente circostante, con una stazione di arrivo della teleferica che fa pensare di più a quella di una funivia con cabina per trasporto persone che a quella per il semplice rifornimento del rifugio”, commenta la Commissione Tutela Ambiente Montano (TAM) del CAI Alto Adige. Anche il presidente del CAI altoatesino Carlo Alberto Zanella si è esposto sulla questione: “Per me è una autentica schifezza. È un rifugio privato e purtroppo spesso i privati fanno quello che vogliono appoggiati anche da qualche autorità locale”.

Di seguito le foto pubblicate sul gruppo Facebook del TAM.


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