Referendum sulla democrazia diretta, stravince il No con il 76%

Il referendum provinciale confermativo sulla democrazia diretta svoltosi ieri (29 maggio) in Alto Adige ha visto prevalere il No con una percentuale complessiva del 76% degli aventi diritto al voto. In futuro dunque non saranno previste le modifiche alle leggi del precedente regolamento sulla democrazia diretta apportate dal Consiglio provinciale l’11 giugno 2021. La quota del Sì ha raggiunto invece il 24% degli elettori (voto per corrispondenza e tutte le sezioni dell’Alto Adige), dunque a favore delle modifiche previste da questa legge. La consultazione referendaria non prevedeva il quorum: ciò significa che il risultato elettorale è dunque vincolante indipendentemente dall’affluenza alle urne.

I dati sull’affluenza

Il 22,7% degli aventi diritto al voto in Alto Adige ha partecipato al referendum confermativo sulla democrazia diretta. Considerando anche gli elettori che hanno espresso il loro voto per posta, l’affluenza è stata complessivamente del 16,9%. In Alto Adige erano complessivamente 426.944 cittadini che potevano prendere parte alla consultazione popolare. 387.140 aventi diritto, di cui 196.604 donne e 190.536 uomini. Inoltre, 39.804 persone hanno votato per posta (19.115 donne e 20.689 uomini).

La Val Venosta è stato il distretto dove si è registrata l’affluenza più alta alle urne con una percentuale pari al 26,7%, mentre nel distretto di Bolzano  si è toccata la percentuale più bassa di votanti con il 16,4%. Tra i comuni, l’affluenza è stata più alta a Proves con una percentuale del 45,9%, quasi un elettore su due. Corvara è stato il comune che ha fatto registrare l’affluenza più bassa con l’11,1%. Tra i principali centri abitati, Brunico guida il dato sull’affluenza (25,4%). A Merano il dato si attesta sul 19,3%, a Laives ha votato il 14,2%, mentre a Bressanone si è recato alle urne il 24,3% degli aventi diritto al voto.

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