Perché le piazze di Bolzano sono così brutte? Un itinerario per trovare una risposta

Bolzano. Le piazze delle città europee sono state per secoli il principale luogo di incontro dei cittadini. Abitualmente, soprattutto in Italia, sono contraddistinte dalla presenza del palazzo del Comune, di una chiesa,  spesso dotata di campanile e di altri palazzi storici più o meno importanti. Da questo punto di vista, Bolzano è un’eccezione, perché il Duomo ha una sua piazza, il Comune un’altra e la piazza principale nè l’uno ne l’altro. Le varie piazze del capoluogo altoatesino sono più facilmente contraddistinte da altri “manufatti”: da un parcheggio sotterraneo, da un parcheggio non sotterraneo e da un piccolo giardino in cui fare “alleggerire” i cani. Quasi tutte ospitano un mercato più o meno grande. Girare tra le piazze principali della città ci ha fatto sorgere soprattutto una domanda: perché sono così brutte? Ma procediamo con ordine.

Piazza Walther
Mancano pochi minuti alle 11 di un mite venerdì di gennaio, i turisti sono sulle piste o a casa loro, ma nella parte assolata di Piazza Walther i tavolini dei bar sono quasi tutti occupati.  Decine di persone attraversano quella che è LA piazza di Bolzano, forse l’unica. Per comodità. ma non solo, molti bolzanini si danno appuntamento all’ombra della statua di Walther von der Vogelweide per un aperitivo, un caffè o una cena. E’ anche il classico punto di partenza degli itinerari turistici, anche se non è un bel biglietto da visita: su tre dei quattro lati spuntano le scale di accesso al parcheggio sotterraneo, mentre il Duomo cittadino sorge oltre una strada che ospita la rampa di uscita dallo stesso parcheggio. Sempre sullo stesso lato, numerosi new jersey e alcune transenne proteggono la piazza non si sa bene da cosa.
In anni recenti, qualcuno ha deciso di “impreziosire” la piazza trasformando il vecchio Palais Campofranco in un mini outlet con tanto di scala mobile che porta ai negozi sotterranei. In gran parte sono vuoti e anche all’ombra del Virgolo qualcuno dovrebbe incominciare a interrogarsi sulle cause del crollo dell’impero di Benko.

Piazza Walther (foto Venti3)

Purtroppo, Piazza Walther, come quasi tutto il resto della città, “chiude presto”. Dopo le 21.30 risulta spesso deserta, non è dato sapere se l’orario di chiusura dei bar che la circondano sia causa o conseguenza di questo deserto.  Infine, non si può dimenticare come per due mesi all’anno (44 giorni di apertura più le settimane di allestimento e smontaggio) la piazza sia occupata dal Mercatino di Natale, luogo simbolo del turismo “compra e fuggi”. Nei mesi più caldi, invece, l’Amministrazione Comunale ha deciso di “coprire” le uscite del parcheggio sotterraneo con fiori e aiuole. Un’operazione che, va detto, genera una certa tenerezza perché ricorda i fiorellini con cui le alunne delle elementari di qualche decennio fa provavano a mascherare gli errori sui propri quadernini.

Piazza Walther (foto Venti3)

 

Piazza delle Erbe è la piazza del mercato. In effetti il mercato c’è, è il più fotografato della città, in compenso non si capisce dove sia la piazza, sembra più una strada. Molto frequentata dai turisti, è il luogo simbolo della “movida” bolzanina. E’ l’unica area del centro che prende vita dopo le 20, soprattutto d’estate. Per questo viene presidiata da uomini e mezzi di tutte le forze dell’ordine operanti in città. Il “cuore pulsante di Bolzano”, come l’ha definita qualcuno, deve battere in silenzio.

Piazza  delle Erbe all’alba e di notte (foto Venti3)

Piazza del Municipio. La piccola piazza in fondo a via dei Portici ospita il martedì e il venerdì mattina il mercato dei contadini. Nelle altre ore diurne è spesso occupata da automezzi di vario genere: furgoni, mezzi di servizio, auto di vigili e carabinieri o delle “autorità”. Ospita occasionalmente vari mercatini o iniziative benefiche, più raramente qualche concerto, soprattutto bande. Quando si tengono concerti di musica composta dopo il secondo dopoguerra è molto frequentata, soprattutto dalla Polizia Municipale.

Piazza del Municipio (foto Venti3)

Piazza Magnago, è la piazza della “politica” e dell’”Autonomia”, su di essa si affacciano i palazzi della Giunta e del Consiglio Provinciale A pochi passi dalla stazione ferroviaria, è attualmente caratterizzata dall’installazione dedicata all’Autonomia. Nove “lapidi” rosse, una per ogni lettera della parola “Autonomia”, un termine che ormai svolge lo stesso ruolo di “democratico” nella mai dimenticata Ddr.
Dal lato opposto dell’installazione è ora collocata la statua di Re Laurino che prima dominava il centro della piazza. Raffigura il re degli Ostrogoti in atto di sottomettere il re Laurino, per Tolomei era “un insulto permanente alla Bolzano italiana”. Come molti monumenti simbolici della città, ha girovagato parecchio prima di trovare questa collocazione. La piazza non è molto frequentata e la visione d’insieme ricorda molto da vicino il rendering di presentazione del progetto architettonico. Sotto la piazza sorge, ovviamente, un parcheggio sotterraneo. Durante la nostra breve visita, un agente della vigilanza privata, mentre controlla che l’area non torni ad essere un luogo di spaccio o utilizzo di sostanze stupefacenti, discute animatamente con una mosca chiedendole come ha fatto a entrare nel fanalino anteriore dell’auto di servizio.

Piazza Magnago (foto  ©Provincia Bolzano – Ivo Corrà)

Piazza Vittoria. Sorge oltre il torrente Talvera, appena fuori dal centro storico. E’ sovrastata dal celebre e discusso Monumento alla Vittoria e ospita il frequentatissimo mercato del sabato. Quando non c’è il mercato, ospita un parcheggio, per una volta non sotterraneo. Ai piedi del Monumento sorge un giardinetto che i media locali identificano come un tipico luogo del degrado o addirittura un “gabinetto a cielo aperto“. Se le piazze sono pensate come luogo di aggregazione, allora a Piazza Vittoria va davvero cambiato nome, qualcuno tolga la parola “piazza”.

Piazza Vittoria (foto Venti3)

Piazza Mazzini. Su questa piazza si affaccia il palazzo della Rai. Tagliata a metà da Corso Libertà, da un lato ospita un garage sotterraneo con tanto di vistosi cubi di accesso. Dall’altro un parcheggio non sotterraneo e un altro piccolo giardino utilizzato con soddisfazione dai cani della zona per svolgere le necessarie funzioni corporali. La visione di insieme non è gradevolissima, la faccia del monumento a Mazzini che sorge su Corso Libertà appare giustamente inorridita.

Piazza Mazzini (foto Venti3)

Piazza Matteotti. La piazza si fa notare essenzialmente per i cubi di accesso al garage sotterraneo e per manufatti di non facile interpretazione. Negli ultimi anni l’Amministrazione Comunale ha compiuto diversi interventi sulla piazza non particolarmente apprezzati dai cittadini. Ne abbiamo già parlato diffusamente qui.

Piazza Matteotti (foto Venti3)

Al termine di questo itinerario tra le principali piazze di Bolzano ci si è fatti un’idea abbastanza precisa di quali siano le priorità di chi amministra questa città e questo territorio, in ordine di importanza: le automobili, la “comunicazione politica” e i cani. Come già sottolineato, le piazze di Bolzano sono pensate soprattutto per questo e, per qualche giorno alla settimana, come sede di mercati più o meno grandi. I cittadini sono visti essenzialmente come automobilisti e consumatori. Che il vero degrado parta proprio da questo?

Massimiliano Boschi

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