L'Alto Adige ha una nuova Giunta provinciale. Manca solo un Presidente che la guidi

“Non bisogna essere un luminare del Diritto per sapere che un calcolo si fa secondo un criterio. E’ meglio evitare di usare un sistema misto per raggiungere un determinato risultato politico. Comunque il risultato è scontato, è successa la stessa cosa dieci anni fa, possiamo chiedere anche al Papa, il risultato non sarà diverso. Le norme sono norme, non è una questione di volontà politica”.
Era il 24 novembre 2023, quando un insolitamente caustico Arno Kompatscher ribadiva che la nuova Giunta Provinciale avrebbe avuto un solo assessore italiano degli otto totali. Poi, Papa Francesco deve avergli comunicato il suo parere favorevole al doppio assessore italiano in forma strettamente privata, perché anche nell’intervista rilasciata a Fabio Fazio non ha lasciato trapelare nulla su questo appassionante argomento. Comunque sia andata, la volontà politica ha avuto ovviamente la meglio e già nei giorni che hanno preceduto l’ultimo Natale, il Landeshauptmann ha fatto sapere che avrebbe accettato la Giunta a undici e i due assessori italiani. Ha però posto una precisa condizione: uno dei due doveva essere il “civico” Angelo Gennaccaro. Pochi giorni dopo l’ex vicesindaco di Bolzano, Luis Walcher, ha fatto sapere che Kompatscher gli avrebbe comunicato la volontà di escluderlo dalla Giunta in favore di Arnold Schuler.
Bene, nella tarda mattinata del primo febbraio, il Consiglio Provinciale ha finalmente eletto la nuova Giunta. Gli assessori sono undici, due gli italiani. Christian Bianchi, eletto nelle liste della Lega, sarà assessore provinciale all’edilizia, patrimonio e catasto e Marco Galateo (Fratelli d’Italia) sarà il nuovo assessore provinciale alla scuola e cultura italiana nonché al commercio, industria e artigianato. Non bastasse, a conferma della “potenza di fuoco” del Presidente, Walcher è stato nominato assessore al posto di Schuler.
E Angelo Gennaccaro? Non sarà assessore provinciale, ma, come precisato da apposito comunicato stampa: “Sarà contemporaneamente assessore regionale, prima vice e poi presidente del consiglio provinciale, come consigliere riceverà una delega speciale per le questioni legate ai due principali comuni, Bolzano e Merano e sarà proposto al consiglio provinciale dalla maggioranza come rappresentante italiano nella commissione dei sei e dei dodici”. Manca solo la classica batteria di pentole. Gennaccaro, dal canto suo, ha già fatto sapere che è abituato a portare pazienza. Negli ultimi anni è stato assessore alla Gioventù in una Giunta comunale (di centrosinistra) guidata da Renzo Caramaschi, figuriamoci se lo spaventa restare nell’ombra accomodato su qualche strapuntino. Solo il futuro ci dirà se questo gli permetterà di sedersi sulla poltrona di sindaco di Bolzano o se dovrà accontentarsi del prestigioso titolo di “artigiano della qualità”. Al momento i problemi sono altri e ruotano quasi tutti attorno alla inconsistenza di chi è stato eletto alla guida di questa Giunta.

Bacheca Svp a Termeno (si dia il via alle danze…)

Roma padrona, la Svp ti perdona

Per far nascere la nuova Giunta Provinciale “pentapartito” sono stati necessari tre mesi di trattative che, come ci ha spiegato Francesco Palermo: “sono serviti a trovare una sponda con Roma, alleandosi con Fratelli d’Italia e una con Vienna, alleandosi con i Freiheitlichen austriaci che tutti i sondaggi indicano come vincitori delle elezioni politiche che si terranno nel prossimo autunno”. Detto altrimenti, sono gli elettori italiani e quelli austriaci ad aver deciso i partner Svp della nuova Giunta provinciale. Alla faccia della tanto celebrata Autonomia.
Per quel che riguarda la Lega, ci rimettiamo al comunicato stampa emesso dalla Provincia il giorno prima della rielezione di Arno Kompatscher:  “Il presidente della Provincia ha incontrato a Roma, nella sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il vicepresidente del Consiglio dei ministri, Matteo Salvini. Secondo il presidente Kompatscher, i colloqui con il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili si sono incentrati sul chiarimento delle questioni in sospeso relative alla gara per l’assegnazione della nuova concessione per la gestione dell’A22. Arno Kompatscher ha ricevuto l’assicurazione che le questioni in sospeso relative all’Autostrada del Brennero (A22) saranno risolte in tempi brevi e che la gara per l’assegnazione della concessione sarà finalmente avviata, dopo anni di trattative, proposte e perizie. Per quanto riguarda i pagamenti arretrati dell’Autostrada sui cosiddetti ‘extraprofitti’ – prosegue il comunicato – è stato stabilito che entrambe le parti sono ormai abbastanza vicine nel definire l’importo del pagamento da effettuare”.
Ottenute le rassicurazioni di Salvini, noto per la sua intransigente coerenza e affidabilità, Kompatscher ha varato, meglio, si è fatto varare, la nuova Giunta. Nonostante il naufragio elettorale, Philipp Achammer. non solo ha mantenuto le sue vecchie competenze, ma è stato “premiato” con l’assessorato all’innovazione, mentre a Luis Walcher, “quota Bauernbund”, sono state affidate le competenze sull’agricoltura – come previsto da tutti tranne che dal Landeshauptmann –  e persino quelle relative al turismo. Nel caso servisse ricordare chi comanda.

Ora che ha ottenuto il voto favorevole del Consiglio provinciale, la Giunta dovrà lavorare tenendo conto degli umori dei leader di almeno quattro dei cinque partiti che compongono la maggioranza e, soprattutto, delle divisioni interne all’Svp pronte a riesplodere dopo la pausa “trattative”. Inevitabilmente, la coalizione di maggioranza, come tutte le coalizioni di governo, avrà bisogno di una guida forte e decisa che superi i contrasti interni e le immancabili voglie di protagonismo. Le modalità e la tempistica con cui si è arrivati alla formazione della Giunta non sono confortanti, i passati dieci anni di governo hanno evidenziato le forti difficoltà di Kompatscher nel coniugare i concetti di “guida” e di “autonomia”. L’Alto Adige/Südtirol non è un’automobile, non è un’autovettura a guida autonoma, non è “un veicolo in grado di svolgere la guida senza intervento umano“. La volontà di ascoltare tutti mostrata dal Landeshauptmann è davvero apprezzabile, soprattutto in questi tempi, ora, però, sarebbe il caso di concentrarsi sulle poche ma indimenticabili parole rivolte dal comandante Gregorio De Falco a chi continuava a sfuggire alle proprie responsabilità. Qualcuno ha il dovere di tornare a bordo e di svolgere il ruolo per cui è stato eletto. Sia permesso ricordare che Sven Knoll e Jürgen Wirth Anderlan non sembrano i migliori soccorritori possibili in causa di naufragio.

Massimiliano Boschi 

 

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