Mobilità del futuro, gli altoatesini si vogliono muovere a piedi o in bici

Il Coronavirus ha modificato il comportamento di mobilità dei cittadini altoatesini: il 42 % intende muoversi più spesso in bici, il 41 % a piedi. È aumentata, però, la predisposizione al traffico motorizzato e diminuita quella all’utilizzo del trasporto pubblico locale (- 36%). Inoltre, forme di lavoro alternative, come l’homeoffice e orari di lavoro flessibili, sono decisivi per il 44 % delle persone (rispettivamente +25 % e + 19 %). Di conseguenza, sono auspicabili nonché importanti/molto importanti misure come l’ampliamento di percorsi pedonali con accessi senza barriere e della rete di piste ciclabili (per l’87 % dei partecipanti), e l’ampliamento del trasporto pubblico (85 %). Seguono misure come l’implementazione di superstrade ciclabili (78 %) e dell’homeoffice (75 %).

“Per quanto riguarda la mobilità ciclistica, abbiamo in corso progetti pilota a Brunico, Bressanone e Bolzano Sud, stiamo elaborando linee guida per le infrastrutture ciclabili; sono anche in fase di progettazione dei sistemi di prenotazione per box bici con l’AltoAdige Pass e linee guida per posteggi bici sicuri. I centri di mobilità di Bressanone e Brunico, inoltre, prevedono l’ampliamento del numero di posteggi bici alle stazioni. Infine, si sta lavorando anche ad un sistema uniforme di bike sharing per tutto l‘Alto Adige”, ha detto l’assessore Daniel Alfreider, commentando i risultati del sondaggiosulla mobilità del futuro al quale hanno aderito oltre 11.000 cittadini.

Grande potenziale per l’e-bike e la mobilità ciclistica

Più della metà dei partecipanti (55 %) percorre meno di 10 km nei suoi percorsi quotidiani tra casa e il lavoro, la scuola o l’università – una distanza più che adatta per gli spostamenti in bici. Infatti, il 53 % dei partecipanti al sondaggio sarebbe pronto a percorrere questo tragitto con l’e-bike, se ne avesse una, il che sottolinea il grande potenziale di questo mezzo di trasporto. “La mobilità del futuro sarà sempre più una mobilità basata sull’uso dei muscoli” ha affermato Joachim Dejaco facendo riferimento alle percentuali citate: il 42 % dei cittadini intende muoversi più spesso in bici, il 41 % a piedi.

Mobilità del futuro, salute e ambiente tra le motivazioni

I motivi che spingono la popolazione altoatesina ad utilizzare la bici sono il proprio benessere (salute: 58 %), la salvaguardia dell’ambiente (50 %), divertimento (44 %) e flessibilità (42 %). Seguono poi motivi come i costi (32 %) e il tempo risparmiato (28 %). “È interessante notare come la maggioranza dei ciclisti che usano la bici prevalentemente quotidianamente si trovino nelle città, mentre vivono in periferia quelle persone che usano la bici maggiormente nel tempo libero o non la usano affatto”, fa notare Markus Dörflinger di apollis.

Cosa sta a cuore agli altoatesini

Molto importanti, al fine di valutare le misure da intraprendere in futuro per la mobilità in Alto Adige, sono i suggerimenti spontanei degli altoatesini. Alla domanda “Hai ulteriori suggerimenti o desideri da condividere con noi?”, il 27 % delle risposte riguardava il tema dell’infrastruttura ciclabile, il 17 % quello dei contributi per la mobilità ciclistica (anche elettrica), il 16 % la sicurezza stradale dei pedoni, ciclisti, automobilisti, il 15 % l’ottimizzazione del trasporto pubblico. C’è interesse anche per la sicurezza contro i furti e i posteggi bici sicuri (9 % delle risposte), la limitazione del traffico motorizzato (7 %), l’ottimizzazione dell’intermodalità e misure per i lavoratori (rispettivamente 4 %).

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