Legge appalti, un bilancio dopo un anno

L’artigianato altoatesino ha lottato anni per una legge provinciale sugli appalti e per ottenere i necessari adeguamenti a livello nazionale. Di recente i vertici di lvh.apa hanno stilato un bilancio intermedio.

Con l’entrata in vigore della legge provinciale sugli appalti, lo scorso 6 gennaio sono state garantite una base normativa per l’assegnazione dei lavori pubblici e nuove opportunità per numerose aziende. Di recente i vertici di lvh.apa Confartigianato Imprese, l’Agenzia per i contratti pubblici (ACP) ed il Consorzio dei comuni hanno stilato un bilancio provvisorio, informando in merito all’applicazione ed all’utilizzo della legge. «Per noi era cruciale trovare una base comune per permettere ad aziende, enti pubblici ed Agenzia per i contratti pubblici di collaborare al meglio – ha spiegato il presidente di lvh.apa Gert Lanz -. In questo modo se un’azienda vuole prendere parte ad una gara pubblica, è libera di farlo autonomamente».

Tutte le parti in causa hanno valutato positivamente lo snellimento delle procedure. «Se prima la legge era molto ampia e complicata, adesso molto viene disciplinato attraverso le disposizioni applicative» ha ricordato il direttore ACP Thomas Mathà. L’obiettivo per il futuro è quello di sviluppare tutte le gare in forma digitale. Lo stesso Mathà ha sottolineato che la gran parte dei bandi viene pubblicato a livello provinciale. Nell’edilizia tale percentuale si aggira addirittura intorno al 90%.

La sfida per quanto concerne i comuni continua ad essere quella relativa alla pubblicazione delle gare. «Il portale funziona molto bene, ma in diversi casi i comuni hanno difficoltà a reperire le aziende nel sistema e ad invitarle al bando – ha evidenziato il presidente del Consorzio dei comuni Andreas Schatzer -. Spesso le ditte non si sono infatti registrate correttamente o addirittura non sono inserite nel portale telematico degli operatori economici». Anche il presidente del Gruppo Edilizia di lvh.apa Markus Bernard ha ribadito l’importanza dell’iscrizione sul portale: «Ogni artigiano, prima o poi, dovrà confrontarsi con una gara pubblica. Proprio per questo è cruciale registrarsi il prima possibile». Bernard ha parimenti evidenziato che i bandi promossi dai comuni sono più facilmente accessibili per gli artigiani, in quanto i carichi burocratici sono minori ed i costi connessi più ridotti. Purtroppo non tutti i comuni applicano ancora la suddivisione in lotti, grande vantaggio per le numerose PMI presenti in provincia.

L’auspicio dei vertici lvh.apa è quello di vedere ulteriormente implementata la cooperazione tra realtà artigiane e comuni, in modo tale che in futuro i costi per la partecipazione alle gare possano venire ridotti. Al contempo ci si augura che ogni ente pubblico metta a disposizione documenti utilizzabili da tutti.

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