Inquinamento luminoso, la Provincia informa gli stakeholders: «Miriamo ad un'illuminazione sostenibile»

“Oggi più che mai, il tema del risparmio energetico è all’ordine del giorno e rappresenta una priorità per ottimizzare i consumi, limitandosi a quelli indispensabili”. Con questa frase il presidente Arno Kompatscher ha introdotto l’incontro online avvenuto con le parti economiche, ambientali e sociali sulle nuove disposizioni provinciali in materia di inquinamento luminoso. Alla conferenza web hanno partecipato l’assessore provinciale all’ambiente e all’energia Giuliano Vettorato, il direttore dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima Flavio Ruffini e la direttrice dell’Ufficio per l’energia e la protezione del clima Petra Seppi. “Vogliamo ridurre, passo dopo passo, gli effetti sulla salute e l’ambiente causati dall’inquinamento luminoso – ha sottolineato l’assessore all’ambiente e all’energia Giuliano Vettorato – ognuno deve fare la sua parte per ridurre lo spreco di energia elettrica ottimizzando un’illuminazione funzionale e allo stesso tempo sostenibile. É importante però calibrare gli orari in base alle singole esigenze della popolazione, ma anche di comuni, esercenti ed aziende, a seconda della stagione e delle particolarità dei singoli territori”. Le misure previste contro l’inquinamento luminoso, come noto, rientrano nella modifica della legge provinciale n. 4 del 2011 sulle “Disposizioni in relazione alla legge provinciale di stabilità per il 2022”, approvata a fine anno dal Consiglio provinciale ed entrata in vigore lo scorso 14 gennaio.

Misure per un futuro sostenibile 

Le nuove disposizioni prevedono l’obbligo di spegnere durante le ore notturne l’illuminazione delle insegne, dei pannelli e le scritte autoilluminanti e di tutte le tipologie di illuminazione decorativa e delle vetrine, comprese quelle dei monumenti architettonici ed artistici. Previsto inoltre il divieto di utilizzo di proiettori di proiezione, i cosiddetti sky beamers. Le violazioni prevedono sanzioni amministrative da 500 fino a 1500 euro. Le eccezioni sono previste solo in caso di sicurezza e servizi pubblici.

“Illuminare meno, illuminare meglio”

L’incontro con gli stakeholders locali è stata l’occasione per illustrare l’applicazione delle nuove disposizioni legali. La direttrice dell’Ufficio energia e tutela del clima Petra Seppi ha presentato la bozza delle linee guida, attraverso lo slogan “Vedere di più con meno luce”, che sarà presentata alla Giunta provinciale, in attesa della sua approvazione. Essa contiene le indicazioni sulle zone che saranno illuminate, il tipo di illuminazione, lo spegnimento notturno, le eccezioni, la funzionalità delle insegne luminose e il loro possibile adeguamento entro il 2030. Seppi ha rimarcato nel suo intervento come lo spegnimento notturno, tra le 23 e le 6, della pubblicità luminosa e dell’illuminazione decorativa, architettonica e artistica dei monumenti, comporterebbe un risparmio energetico del 60%. “Inoltre – ha proseguito Seppi – la conversione verso un’illuminazione stradale più efficace e schermata, secondo un’analisi di Terna, ha portato ad un risparmio energetico del 25%. Un ulteriore passo sarà compiuto riducendo la temperatura di colore della luce da 4000 a 3000 Kelvin”.

Sia le organizzazioni ambientaliste che le associazioni imprenditoriali durante la videoconferenza di oggi si sono espresse a favore delle misure per limitare l’inquinamento luminoso. “La strada verso la sostenibilità e la tutela del clima è l’unica percorribile – ha concluso il presidente Kompatscher – anche se richiede piccoli ed impegnativi sacrifici da parte di tutti”.

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