Falda di Sinigo, via libera al primo intervento idraulico

Dopo le discussioni, gli approfondimenti tecnici, le indagini e la progettazione delle opere per mitigare il problema della falda a Sinigo si passa ora alle prime misure concrete. La Giunta comunale guidata dal sindaco Dario Dal Medico, che considera la questione una delle priorità da affrontare in questa legislatura, ha dato via libera alla realizzazione della prima delle opere idrauliche necessarie a garantire i deflussi superficiali e a rendere più efficiente la rete di smaltimento delle acque a Sinigo.

“Questo primo intervento riguarderà il ponte situato all’incrocio fra via Battisti e via Corridoni e prevede l’ampliamento della luce del manufatto in modo da consentire un più agevole deflusso delle acque. I lavori sono di una certa complessità per la presenza, in quel punto, di diverse infrastrutture. La spesa prevista è di 300.000 euro. Quest’opera verrà finanziata con la prossima variazione di bilancio. Abbiamo poi deciso di nominare il geologo Ambrogio Dessì quale consulente esterno dell’amministrazione comunale. Dessì avrà il compito di monitorare le opere idrauliche via via realizzate così da verificarne l’impatto sulla falda”, ha spiegato il sindaco Dario Dal Medico.

Nel novembre del 2018 il geologo Ambrogio Dessì era stato incaricato dal Comune di Merano di elaborare uno studio sulla falda acquifera di Sinigo. Dopo un’accurata analisi preliminare dei vari dati a disposizione in diversi punti adiacenti a piazza Vittorio Veneto, carotaggi, scavi e indagini geognostiche, l’esperto aveva elaborato un quadro dettagliato della situazione.  Le indagini idrogeologiche e geologiche eseguite hanno consentito di ricostruire il quadro dell’area e di localizzare i punti in cui la falda ristagna, ove sale sino al piano campagna e dove invece è ancora drenata da qualche canale, o infine dove la velocità di scorrimento delle acque nei canali rallenta tanto da creare situazioni di equilibrio o di alimentazione della falda stessa, in ogni caso annullando la funzione drenate dei canali. Sulla base delle informazioni fornite da Dessì, l’ingegner Ronald Patscheider aveva poi iniziato a pianificare le necessarie opere di carattere idraulico.

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