Variante sudafricana: scuole chiuse e test per entrare e uscire. Nuova stretta nei quattro comuni

L’Alto Adige è al lavoro per contenere il contagio da variante sudafricana del Coronavirus. Al momento, la variante, è stata identificata in quattro comuni (Merano, Moso, Rifiano e San Pancrazio), e ora si corre ai ripari, cercando di isolare al massimo le aree di diffusione. Come raccontato dall’assessore alla sanità Thomas Widmann, il primo caso riscontrato è stato rilevato il 29 gennaio ed è stato sequenziato il 6 febbraio. Al momento in Alto Adige ci sono sei casi di mutazione sudafricana e 30 casi della variante inglese Per questo oggi, mercoledì 17 febbraio, verrà firmata una nuova ordinanza, che entrerà in vigore domani, con ulteriori restrizioni per i territori interessati.

Le scuole altoatesine, che dovevano riaprire in tutto l’Alto Adige il 22 febbraio, resteranno chiuse per un’altra settimana e nei quattro comuni, in cui è presente la mutazione sudafricana per altre due settimane. Chiuse anche le scuole materne e gli asili nido. Inoltre, chiunque volesse entrare od uscire dai quattro comuni colpiti, dovranno presentare un test molecolare o antigenico negativo non antecedente alle 72 ore. La Giunta valuta infine l’inasprimento di svariate misure, tra cui la chiusura di ulteriori attività di commercio e alla persona.

L’appello

L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige coglie l’occasione per lanciare un appello alla popolazione a rispettare le norme di contenimento del contagio quali il rigoroso rispetto della distanza di sicurezza e delle regole di igiene. Allontanarsi dalla propria abitazione è consentito unicamente in caso di assoluta necessità. L’invito è quello di indossare la mascherina FFP2 che protegge particolarmente la bocca e il naso. Inoltre si ricorda che la maggior parte delle infezioni avviene attualmente in ambito familiare e che dunque in queste circostanze va prestata attenzione massima.

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