Variante sudafricana, ecco la nuova ordinanza: scuole chiuse, riaprono i negozi di elettronica

A causa dell’elevato numero di contagi e specialmente dopo la comparsa della variante sudafricana del coronavirus anche in quattro Comuni dell’Alto Adige, regole più severe entreranno in vigore su tutto il territorio provinciale. Norme ancora più rigorose saranno applicate nei quattro Comuni dove si sono registrati casi di variante: Merano, Rifiano, San Pancrazio e Moso in Passiria. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha firmato oggi (17 febbraio) la nuova ordinanza N. 8/2021. Al rientro dalle vacanze di Carnevale il 22 febbraio in tutto l’Alto Adige tutte le scuole di ordine e grado torneranno alla modalità della didattica a distanza. Questa misura vale al momento fino al 28 febbraio. Per i bambini che frequentano i servizi per la prima infanzia, le scuole dell’infanzia, le scuole primarie i cui genitori o tutori operino nell’ambito dei servizi essenziali verrà istituito un servizio di base di assistenza all’infanzia. Per informazioni più dettagliate sui criteri di ammissione al servizio i genitori possono rivolgersi direttamente agli istituti frequentati dai propri figli. Le direzioni scolastiche pubblicheranno i criteri di ammissione sui propri siti web.

Da lunedì 22 febbraio gli allenamenti per gli appartenenti alle associazioni sportive sono ridotti al minimo. Sono autorizzati gli allegamenti per gli atleti di livello professionistico, atleti di squadre nazionali o che siano classificati per campionati nazionali o internazionali nella massima serie dell’ambito dilettantistico.

Una modifica alla lista ATECO per le attività di commercio al dettaglio consentite sarà in vigore già da domani, giovedì 18 febbraio, consentendo l’apertura di negozi di computer, apparecchiature elettroniche e tecniche per la comunicazione o materiale elettronico per l’intrattenimento. Un’ulteriore modifica consente anche nuovamente il commercio itinerante (mercati) di alimentari.

Regole ulteriori nei Comuni con la variante sudafricana

Attualmente la variante sudafricana del coronavirus è stata riscontrata nei Comuni di Merano, Rifiano, Moso in Passiria e San Pancrazio. In questi Comuni valgono norme di prevenzione aggiuntive. La cittadinanza è fortemente invitata a evitare tutte le possibili situazioni di rischio che potrebbero portare a una ulteriore diffusione del contagio.

Così come nel resto della provincia, anche in questi quattro Comuni vige il divieto generalizzato di movimento in entrata e in uscita da questi territori comunali. Anche qui valgono le consuete eccezioni per particolari esigenze lavorative, di salute o altre situazioni urgenti e di necessità. In caso di spostamenti per i suddetti motivi è tuttavia necessario essere in possesso di un test antigenico o PCR negativo risalente al massimo a 72 ore prima. Questo requisito è richiesto obbligatoriamente a partire da lunedì 22 febbraio per ogni spostamento in entrata o in uscita dal Comune interessato. Per le persone che devono attraversare i Comuni interessati per i motivi autorizzati (lavoro, salute, necessità urgente) è prevista un’eccezione che le solleva dall’obbligo di esibire l’esito di un test negativo. Informazioni sui luoghi dove effettuare il test sono consultabili sul sito web della Provincia dedicato al coronavirus.

Nei quattro Comuni interessati dalla variante sudafricana la didattica a distanza è prevista per un periodo più lungo, ossia dal 18 febbraio al 7 marzo nelle scuole di ogni ordine e grado. Per il periodo dal 18 febbraio al 7 marzo nei quattro Comuni interessati anche i servizi alla persona sono sospesi tranne le lavanderie e le pompe funebri. Ciò significa che restano chiusi anche parrucchiere ed estetiste. Ulteriori limitazioni nei quattro Comuni interessati sono previste per le attività produttive e i cantieri. Solo le attività considerate essenziali possono proseguire. Tutte queste attività devono comunque essere condotte nel rispetto dei protocolli di sicurezza.

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