Val Badia, il 24enne positivo era dipendente dell'Associazione turistica: si è dimesso. Ora si temono i danni d'immagine

Era una dipendente dell’Associazione turistica Alta Badia il 24enne della Val Badia risultato positivo al Covid-19 a seguito di un tampone naso-faringeo il 10 luglio scorso. Era perché il giovane si è dimesso dal suo incarico dopo la scoperta della sua violazione della quarantena obbligatoria, in cui non solo si era recato a lavorare, ma aveva partecipato anche a feste, aperitivi e incontrato svariati amici. Il tutto senza indossare la mascherina. Ad essere denunciati sono stati anche i genitori del ragazzo i quali, vivendo col lui, avrebbero dovuto rispettare anch’essi la quarantena, cosa che non è stata fatta, visto che anche loro hanno proseguito a recarsi al lavoro in totale tranquillità.

Un mancato rispetto delle disposizioni sanitarie che ha fatto scatenare una bufera mediatica sulla Val Badia, luogo turistico fortemente penalizzato prima dal lockdown e ora dalla mancanza di ospiti esteri. Il 24enne e i genitori sono stati denunciati per epidemia colposa e le indagini vanno avanti. Non sono da escludere azioni civili: come detto il settore rischia danni d’immagini incalcolabili e le ripercussioni saranno sicuramente pesanti. Le persone che avevano programmato un periodo di vacanza nella valle, ora, hanno deciso di cancellarle. Si ipotizza inoltre una chiusura forzata di svariate strutture dati i svariati rapporti che il ragazzo aveva, in virtù del suo ruolo, con le strutture ricettive del luogo.

 

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