Una scuola senza disuguaglianze: il primato altoatesino

Sarebbe stato probabilmente contento Don Milani nel leggere i risultati  dell’indagine Ocse Pisa 2015 analizzati dall’Ipl | istituto promozione lavoratori: le differenze nelle performance scolastiche tra i diversi livelli socio-economici sono minori nella provincia autonoma di Bolzano rispetto al resto d’Italia e alla media Ocse. Dividendo gli studenti altoatesini a seconda dello status socio-economico si può mettere in relazione il punteggio del test Pisa alle condizioni degli studenti: il 25% degli studenti, con lo status inferiore, ha ottenuto una media di 489 punti mentre il 25% con le condizioni migliori ha una media di 544 punti: solo 55 punti di differenza, mentre in Italia sono 76 e la media Ocse è di 88.

I risultati degli studenti altoatesini sono mediamente migliori dei colleghi Ocse e italiani: valutando le performances a seconda dell’Escs (index of economic, social and cultural status) risulta che la media in provincia di Bolzano è di 516 punti, superiore sia a quella Ocse (494), sia a quella italiana (484) e di quasi tutti gli stati europei coinvolti. «I risultati delle scuole della provincia di Bolzano evidenziano quindi un sistema di qualità, che riesce ad ottenere buoni risultati nel test di scienze senza sfavorire ulteriormente gli studenti economicamente svantaggiati», afferma il collaboratore dell’Ipl Lorenzo Vianini.

«Nonostante lo svantaggio nelle condizioni socio-economiche porti anche gli studenti altoatesini ad avere inferiori possibilità di successo scolastico, le scuole della provincia di Bolzano sembrano essere più capaci di attenuare tale gap – rileva la presidente Ipl Christine Pichler -. La formazione è un utile canale di mobilità sociale, perciò favorire l’accesso ad un sistema scolastico di qualità può contribuire in maniera significativa a ridurre l’influenza dello status socio-economico di origine sulle opportunità di successo scolastico».

L’indagine Pisa 2015 sulle abilità degli studenti di quindici anni nei principali paesi industrializzati dell’Ocse ha analizzato le performances in scienze degli studenti, approfondendo la relazione tra i risultati dei test e altre variabili tra cui l’indice di background socio economico culturale (escs). Tali dati sono disponibili non solo per le entità statali ma anche per 53 enti regionali o federali, tra cui la provincia di Bolzano. Luca Frigo dell’ipl: «I dati sono senz’altro significativi, nonostante siano riferiti alle sole prove di scienze, perché consentono di valutare la capacità del sistema scolastico altoatesino di creare equità nei risultati scolastici, indipendentemente dalla situazione socio-economica degli studenti».

 

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