Turismo, in Alto Adige persi oltre 5 milioni di arrivi a causa del Covid

L’Istituto provinciale di statistica (ASTAT) pubblica i risultati più significativi dell’anno turistico 2019/20 (da novembre 2019 a ottobre 2020) riguardanti la capacità ricettiva (esercizi e posti letto), il movimento turistico (arrivi e presenze) e alcuni indicatori turistici in Alto Adige. I 10.551 esercizi ricettivi alberghieri ed extralberghieri altoatesini hanno messo a disposizione nell’anno turistico 2019/20 un totale di 227.359 posti letto. Rispetto al precedente anno turistico si registra un aumento di 186 esercizi e di 2.828 posti letto. Nell’anno turistico 2019/20 gli esercizi ricettivi in Alto Adige raggiungono nel complesso 24,4 milioni di presenze. Questo corrisponde a una diminuzione del 27,4% rispetto all’anno turistico precedente 2018/19, ovvero 9,2 milioni di presenze in meno. La ragione di questo crollo è la straordinaria situazione in relazione alla crisi pandemica da Covid-19. Il numero degli arrivi degli ospiti è calato del 29,5% rispetto all’anno precedente raggiungendo oltre 5,4 milioni, ovvero 2,3 milioni in meno.

L’analisi mensile mostra risultati in calo per tutti i mesi tranne che per quelli antecedenti le misure di Lockdown disposte a marzo 2020. Per quanto riguarda le presenze negli esercizi ricettivi il maggior numero si è registrato in luglio e agosto. Nonostante le diminuzioni rispetto all’anno precedente (-23,0% a luglio e -2,8% ad agosto), questi due mesi registrano 9,3 milioni di presenze, che corrispondono al 38,1% della domanda in totale. A causa delle restrizioni dovute all’esplosione della pandemia il crollo maggiore di presenze turistiche, in termini percentuali, si registra nei mesi di aprile (- 98,4%) e maggio (-96,5%) e in valore assoluto nei mesi di giugno (-2,3 milioni) e marzo (-2,0 milioni).

Il 60,1% delle presenze complessive riguarda l’estate

Il numero dei pernottamenti si suddivide tra il 60,1% della stagione estiva 2020 e il 39,9% della stagione invernale 2019/20. Nell’anno turistico 2019/20 in tutte le comunità comprensoriali è crollato il numero di presenze. La Val Pusteria registra una diminuzione percentuale minore delle presenze (-17,8%) e raggiunge con oltre 8,5 milioni il maggior numero di presenze. La quota di pernottamenti totali di questa comunità comprensoriale raggiunge il 35,0%. Seguono le comunità comprensoriali Salto-Sciliar con 4,6 milioni di presenze (-21.3% rispetto all’anno precedente) e Burgraviato con 4,3 milioni (-40,3%).

Ospiti italiani

Nel difficile anno turistico 2019/20 il numero degli ospiti crolla a causa delle restrizioni di viaggio. Dal mercato principale della Germania si registrano 9,9 milioni pernottamenti, cioè 6,4 milioni in meno (-39,4%) rispetto all’anno turistico 2018/19. La percentuale delle presenze si attesta comunque al 40,7%. La maggiore percentuale di presenze finora era imputabile ai turisti germanici (estate 2019: 53,0%). Nell’anno turistico 2019/20 invece è attribuita ai turisti italiani (41,6%). In termini assoluti il loro numero raggiunge i 10,1 milioni di presenze, il calo è dello 0,6%.

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