L'anno nero del turismo: in Alto Adige persi 2,5 miliardi di euro

Il turismo e il settore della ristorazione sono stati  particolarmente colpiti dalla crisi provocata dalla pandemia da Covid-19. L’assessore Arnold Schuler ha illustrato gli aiuti e le misure in arrivo da Roma, introducendo il tema di quali ulteriori misure possano essere messe in campo dalla Provincia e chiarendo che le perdite dovute alla pandemia nel settore alberghiero e nel turismo si attestano a 2,5 miliardi di euro. Il governo italiano in collaborazione con le Regioni e le Province autonome sta elaborando le misure di sostegno nel settore del turismo. Schuler ha rappresentato gli interessi delle imprese altoatesine nella competente Commissione turismo. Ora è arrivata la prima proposta di Roma che “al momento per l’Alto Adige sembra buona” è stata la valutazione di Schuler. Oltre agli aiuti a fondo perduto disposti dal governo nazionale, quest’ultimo insieme alle Regioni e alle Province autonome sta lavorando a un pacchetto di aiuti da 700 milioni per i territori dello sport invernale.

Contributi provinciali per i costi fissi

Anche la Provincia vuole sostenere le imprese che sono state colpite duramente dalla mancata partenza della stagione invernale. “Si tratta di misure per assicurare la sopravvivenza delle attività, non per compensare le perdite subite” ha ricordato ancora una volta l’assessore Schuler. Alla fine di marzo la Giunta provinciale aveva presentato il pacchetto da 500 milioni di euro di #AiutiCovid che la Provincia ha messo a disposizione per ammortizzare gli effetti della pandemia. Oggi la Giunta ha discusso delle regole per la concessione degli aiuti per coprire i costi fissi elaborati insieme dagli assessori Schuler e Philipp Achammer. La Giunta provinciale ha concordato sulla necessità di aiutare con sostegni economici a coprire i costi fissi quelle imprese rispondenti a precisi criteri dei settori artigianato, industria, commercio, servizi, ospitalità, giardinerie, industria lattiero-casearia e vinicola. Tali criteri prevedono che possano accedere a tali aiuti aziende che abbiano un fatturato complessivo che superava i 30.000 euro e che abbiano registrato un calo di fatturato di almeno il 30% nel periodo compreso fra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021. Con un calo del fatturato fra il 30 e il 40% il contributo sarà del 30% dei costi. Se il fatturato è calato fra il 40 e il 50% all’impresa interessata sarà consentita una sovvenzione massima del 40% dei costi fissi. Per perdite oltre il 50% il contributo coprirà comunque al massimo il 50% dei costi fissi. Le imprese di nuova creazione possono ottenere aiuti fino a un massimo il 30% dei costi fissi. L’importo massimo degli aiuti ammonta a 100.000 euro. Il budget provinciale a disposizione per questa misura ammonta a 280 milioni di euro.

Pre-versamento fino al 90%, domande sino al 30 settembre

Poiché prima che sia possibile presentare domanda passeranno alcuni mesi, la Giunta ha concordato con le banche che, qualora i dati relativi alle perdite possano essere comprovati dal commercialista dell’impresa stessa, all’azienda spetta il pre-versamento del 90% della somma richiesta. Attualmente si stanno adattando le infrastrutture tecnologiche per la presentazione delle domande per accelerare il più possibile i tempi. Le domande possono essere presentate fino al 30 settembre 2021 attraverso il servizio di e-government della Provincia e saranno elaborate in ordine cronologico. I pagamenti sono previsti entro un mese dalla presentazione della domanda.

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