
Sul filo di un'arte femminile e femminista: il libro "Ri-Materializzazione del linguaggio"
Bolzano. “Perché una connotazione veramente particolare di queste operazioni femminili è la tendenza a trasformare il linguaggio in tessile; ciò che in effetti esso è stato in una tappa remota della sua storia. Forse una prova di penetrazione nell’inconscio; e dell’incontro della donna con il suo mito. Il filo delle Parche, di Arianna, di Aracne, il filo di un discorso spezzato, che sembra ora venire ripreso.” Così scriveva Mirella Bentivoglio nell’introduzione al catalogo dell’esposizione Materializzazione del linguaggio. Fu una mostra per molti versi mitica, organizzata grazie alla tenacia di Bentivoglio a latere della Biennale d’Arte di Venezia del 1978 ai Magazzini del Sale alle Zattere. Una Biennale in cui le artiste donne non erano previste. Concepita come il racconto del rapporto fra la donna e il linguaggio, l’esposizione Materializzazione del linguaggio presentava le ricerche verbovisuali di 80 artiste internazionali.
I fili di questa esperienza a lungo dimenticata -ma che rappresentò un momento di svolta nell’emergere istituzionale della creatività femminile e dell’arte femminista- sono stati riavvolti dallo sguardo sapiente di Cristiana Perrella, Andrea Viliani e Vittoria Pavesi, che hanno curato, nel 2022, una riproposizione della mostra alla Fondazione Antonio Dalle Nogare a Bolzano intitolata Ri-Materializzazione del Linguaggio. 1978–2022. Il progetto espositivo è ora anche un libro, che verrà presentato venerdì 28 febbraio alle ore 18, alla Fondazione Antonio Dalle Nogare di Bolzano (ingresso libero). Per l’occasione, la graphic designer Irma Boom insieme ai curatori e autori
della pubblicazione, Cristiana Perrella e Andrea Viliani, parlerà del design del libro.
La pubblicazione contiene contributi visivi e testuali di Cristiana Perrella, Andrea Viliani e Vittoria Pavesi; delle artiste Tomaso Binga, Monica Bonvicini, BRACHA e Nora Turato, invitate a riattivare la mostra; della designer Matilde Cassani; della graphic designer del volume Irma Boom e di Studio Mut. “Come la mostra stessa, il libro si muove tra bi- e tridimensionalità, sfumando la distinzione tra opera d’arte e documento, tra museo e archivio e include
anche un inserto fotografico pieghevole che mostra le opere esposte nella mostra del 2022 ” spiega il team curatoriale in una nota stampa.
Quella a Bolzano è la prima presentazione italiana del catalogo, che è già stato presentato internazionalmente presso
l’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia, l’Università di Harvard – Faculty of Arts and Sciences di Cambridge, Giorno
Poetry Systems e Magazzino Italian Art a New York, e sarà promosso dal Centre d’Art Contemporain Genève in Svizzera. Nel corso del 2025, il catalogo, che si avvale del supporto della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura Italiano nell’ambito del programma Italian Council (2023) verrà presentato in diverse città italiane: Bologna (8.02, Artefiera), Roma (marzo), Milano (aprile) e Napoli.
Cat. Lo.
Immagine in apertura: Re-Materialization of Language1978–2022, cover of the catalog edited by Cristiana Perrella, Andrea Viliani with Vittoria Pavesi, Nero Editions, 2024. Graphic design by Irma Boom Office.