Serrata di Natale ma con diritto di passeggiata in tutto l'Alto Adige: ecco l'ordinanza

Tutto confermato, passa la linea Kompatscher: serrata per negozi e ristoranti, chiusi dal 24 dicembre al 6 gennaio, ma libertà di movimento in tutta la provincia. Non sono bastate le proteste dei negozianti, contrariati dalla stretta, per far cambiare idea al presidente della Provincia. Alto Adige zona rossa quindi, ma con libertà di spostamento per permettere a tutti di godere dell’aria aperta. Varata lunedì sera l’ordinanza contingibile ed urgente n. 76, in vigore dalla vigilia di Natale all’Epifania, «Abbiamo deciso di affidarci alla responsabilità personale della popolazione dell’Alto Adige lasciando un po’ più di libertà di movimento, ma insieme all’appello a non abusarne per le visite a parenti o amici a casa» ha sottolineato Kompatscher.

Bar, ristoranti e negozi chiusi, ma libertà di movimento mantenuta

L’ordinanza prevede che bar e ristoranti restino chiusi. Allo stesso modo chiusi gli esercizi commerciali (con eccezioni definite tramite codice ATECO, ad esempio supermercati, negozi di alimentari, nonché negozi al dettaglio che vendono prodotti di uso quotidiano, farmacie, parafarmacie, edicole, tabaccherie, ecc.). I servizi alla persona, ad eccezione di lavanderie, servizi funebri, parrucchieri e barbieri, sono sospesi. Sono disponibili il servizio di asporto (fino alle 20) e il servizio di consegna (fino alle 22). La libertà di movimento rimane in vigore in tutta la Provincia durante il giorno. Dalle 22 alle 5 vige il divieto di lasciare la propria abitazione, tranne che per motivi di lavoro e di salute e per necessità urgenti con un’autodichiarazione. Le strutture ricettive rimarranno aperte, ma solo gli ospiti che pernottano possono usufruire dei loro servizi.

Festeggiare con i nonni e i partner, al massimo di due persone estranee

È consentito festeggiare nella cerchia dei parenti più stretti (nonni, genitori, figli, partner). Tuttavia, si raccomanda vivamente di mantenere basso il numero di persone in uno stesso luogo. Il numero di persone esterne al nucleo familiare che possono visitarlo è fissato in due nell’ordinanza, in analogia alle norme statali. Le visite a domicilio e gli incontri in ambienti chiusi con persone con cui non si vive sono fortemente sconsigliati in ogni caso. Non sono consentite feste ed eventi all’aperto, in residenze private o in strutture ricettive. Nelle strutture ricettive, gli spazi comuni devono essere chiusi alle 23. Le scuole superiori e le scuole professionali avranno il 75 per cento di frequenza a partire dal 7 gennaio. L’ordinanza prevede inoltre che, a partire dal 7 gennaio, le attività scolastiche e didattiche nelle scuole superiori e nelle scuole professionali siano impartite in presenza di un massimo del 75 per cento degli studenti. «Mostriamo solidarietà e comunità soprattutto a Natale, limitiamo i contatti, indossiamo la mascherina, teniamoci a distanza e facciamo attenzione all’igiene delle mani» sottolinea il presidente Kompatscher.

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