Servizi e trasporti, ripresa a macchia di leopardo in Alto Adige

La ripresa economica nei settori dei servizi e trasporti procede in modo eterogeneo, questo è ciò che emerge dal Barometro dell’economia estivo a cura dell’IRE, l’Istituto di Ricerca Economica della Camera di Commercio di Bolzano. Le branche del trasporto merci, dei servizi alle imprese e delle attività tecnico-scientifiche beneficiano del graduale ritorno alla normalità dei comparti produttivo e commerciale. Grandi difficoltà permangono invece tra i gestori di impianti di risalita e nei servizi alla persona. “In questa fase di ripresa nessun comparto deve essere lasciato indietro. I servizi alla persona, così come il trasporto di passeggeri e varie altre branche sono stati gravemente colpiti dall’epidemia e necessitano pertanto di sostegni che possano agevolarne la ripartenza”, spiega il Presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner.

Servizi: clima positivo, ma differenze sostanziali fra le diverse branche

Prosegue la ripresa nel settore dei servizi altoatesino, dove attualmente l’83% delle imprese prevede una redditività quantomeno soddisfacente nell’anno in corso. Le aspettative positive sono determinate dall’andamento dei fatturati mantenutisi su livelli superiori rispetto al 2020. Ad aprile, addirittura, si registrava un volume d’affari superiore del 20% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. La crescita dei fatturati dipende anche dagli aumenti dei prezzi praticati alla clientela, in parte operati per far fronte all’incremento dei costi. Del miglioramento della situazione economica beneficiano altresì gli investimenti, soprattutto quelli in apparecchiature e veicoli. L’occupazione dipendente nella prima metà dell’anno è stata in linea con i livelli del 2020, ma a luglio si registrava un +2,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. A tal proposito, le imprese confermano la volontà di procedere con nuove assunzioni nell’immediato futuro. “In generale per le cooperative si riscontra un primo semestre in ripresa e aspettative positive per la seconda parte dell’anno, a parte alcuni settori che sono un po’ in affanno come i servizi alla persona e la cultura. La percezione di relativo ottimismo e fiducia nella imminente ripresa, tuttavia, è un dato fortemente sottoposto alla variabile della fine della crisi sanitaria”, sottolinea Heini Grandi, Presidente di Coopbund.

A livello delle singole branche, tuttavia, si osservano ancora significative differenze. Il clima di fiducia è particolarmente modesto nel comparto dei servizi alla persona, dove oltre quattro imprese su dieci lamentano una redditività insufficiente. “Molti settori dell’economia altoatesina si stanno rimettendo in moto. Tuttavia, un certo numero di servizi personali e aziendali sono ancora in difficoltà e dovrebbero continuare ad essere tenuti in considerazione e sostenuti. Penso, per esempio, agli operatori dei centri fitness, alle agenzie di viaggio o al settore dei prestatori di servizio per eventi e organizzatori di eventi”, spiega Philipp Moser, Presidente dell’Unione. Permangono difficoltà anche per quasi un quinto delle imprese del comparto immobiliare, mentre la branca della comunicazione si caratterizza per valutazioni ancora improntate alla cautela, seppur generalmente positive. D’altra parte, grazie alla ripartenza di molte attività economiche, oltre la metà delle aziende di servizi alle imprese e il 38% di quelle del comparto delle attività professionali si attendono un risultato d’esercizio davvero “buono”. Per quanto riguarda il comparto finanziario, invece, durante la pandemia le banche hanno osservato un deciso aumento sia della raccolta – per effetto della maggiore propensione al risparmio – sia degli impieghi, grazie anche alle misure per sostenere la liquidità delle imprese. Si lamenta, però, un peggioramento della solvibilità della clientela, nonché un assottigliamento dei margini, a causa della forte concorrenza e del basso livello dei tassi di interesse. La redditività sarà comunque quantomeno soddisfacente per l’87% delle imprese del comparto creditizio e assicurativo.

Trasporti: c’è la ripresa, ma soffrono il trasporto passeggeri e gli impianti di risalita

Nel settore dei trasporti, il comparto merci beneficia del recupero delle attività produttive e della positiva dinamica del commercio internazionale, con quasi un quarto delle imprese che quest’anno confida in una redditività davvero “buona” e un ulteriore 60% per cui sarà quantomeno “soddisfacente”. Maggiore incertezza e un clima di fiducia modesto caratterizzano, invece, la branca del trasporto passeggeri, su cui pesa l’incognita del futuro andamento dell’epidemia. “Mentre il trasporto persone deve ancora fare i conti con le incertezze legate al Covid, il trasporto merci è ripartito grazie alla ripresa delle attività economiche e alla crescita dell’export. Restano da affrontare grandi sfide: la carenza di autisti sta diventando un’emergenza e i divieti di transito tirolesi, andando a colpire anche i mezzi più puliti, penalizzano soprattutto le imprese che investono sulla sostenibilità”, spiega Thomas Baumgartner, Presidente Sezione Trasporti di Assoimprenditori Alto Adige. Infine, le valutazioni degli esercenti degli impianti di risalita risentono ancora dell’annullamento della stagione turistica invernale. Nonostante il recupero del turismo nei mesi estivi, infatti, in due terzi dei casi sarà impossibile chiudere l’esercizio 2021 con un risultato soddisfacente.

Sul fronte occupazionale, nonostante le difficoltà di alcune branche, a partire da aprile il numero di occupati dipendenti nel settore dei trasporti si è mantenuto sopra ai livelli dello scorso anno e a luglio era addirittura superiore rispetto ai livelli pre-crisi, superando le 8.500 unità. “Il trasporto di merci e di passeggeri soffre della carenza di autisti. I trasportatori di merci hanno bisogno di più personale per soddisfare la domanda. I ritardi nelle consegne sono sempre più frequenti, a causa dei lunghi tempi di attesa nei punti di carico e scarico e dei numerosi ingorghi. Anche nel trasporto di passeggeri mancano gli autisti, poiché il futuro sembra incerto: sono venuti a mancare molti ordini e anche i servizi per gli scolari sono a rischio”, spiega Elmar Morandell, Presidente del gruppo provinciale trasporti di lvh-apa Confartigianato imprese.

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