Ridurre il rischio nei pagamenti tra aziende

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In un’economia globale e digitalizzata, la gestione del rischio nei pagamenti tra aziende è diventata una priorità strategica. Ritardi nei pagamenti o insolvenze compromettono la stabilità finanziaria delle imprese e minano i rapporti commerciali, soprattutto per le piccole e medie aziende. Adottare soluzioni efficaci per prevenire e mitigare questi rischi è il passo per garantire la liquidità, la continuità operativa e la competitività sul mercato. Ecco alcuni consigli.

Come si può gestire il rischio di credito?

Il rischio di credito si manifesta quando una controparte commerciale non adempie all’obbligo di pagamento secondo le condizioni pattuite. Questo rischio, se non correttamente gestito, può generare squilibri nella tesoreria, compromettere gli investimenti e rallentare la crescita.

Uno forma di protezione è assicurare il credito, ovvero trasferire a una compagnia assicurativa il rischio di insolvenza del cliente. L’assicurazione del credito protegge l’impresa da perdite economiche, mantenendo una gestione serena del portafoglio clienti.

In aggiunta a ciò, si consiglia di condurre una valutazione preventiva dell’affidabilità finanziaria del cliente, utilizzando fonti ufficiali, report di agenzie di rating o database di settore. L’analisi della solvibilità deve diventare una pratica standard per ogni nuovo rapporto commerciale. A questa attività si dovrebbe affiancare la definizione chiara delle condizioni contrattuali, con termini di pagamento ben specificati, penali in caso di ritardo e clausole di tutela legale.

Pagamenti esteri e online: a cosa fare attenzione?

L’internazionalizzazione dei mercati e l’uso diffuso delle piattaforme digitali hanno ampliato le opportunità commerciali e i rischi associati. Le transazioni estere espongono le imprese a una serie di variabili aggiuntive: tassi di cambio, giurisdizioni diverse, instabilità politica, differenze normative e culturali nella gestione dei rapporti commerciali.

Nel caso dei pagamenti online tra aziende, l’attenzione deve essere ancora più elevata. Le frodi informatiche, come il phishing o la manipolazione dei dati bancari, sono in costante crescita. Si dovrà, quindi, verificare l’autenticità del fornitore o del cliente, utilizzare sistemi di protezione aggiornati e formalizzare gli accordi tramite documenti firmati digitalmente.

In contesti di elevata complessità, assicurare il credito si rivela un’opzione particolarmente efficace, in particolar modo quando si lavora con controparti di difficile valutazione o operanti in mercati extra-UE. La copertura assicurativa aiuta ad esplorare nuovi mercati con maggiore sicurezza e gestire eventuali insolvenze senza compromettere l’equilibrio finanziario dell’impresa.

Migliorare la gestione del credito

Investire in una gestione del credito moderna, basata su processi integrati e tecnologie avanzate è una strategia da adottare quale tutela. Le imprese dovrebbero dotarsi di una credit policy chiara, condivisa e coerente con il proprio modello di business. Tale politica deve definire criteri di concessione del credito, soglie di esposizione, procedure per il monitoraggio e azioni da intraprendere in caso di ritardo nei pagamenti.

Il monitoraggio costante delle scadenze e dei comportamenti di pagamento dei clienti permette di identificare tempestivamente segnali di rischio. L’uso di software dedicati per la gestione dei crediti commerciali è indubbiamente una scelta da prendere in considerazione, affinché si possano automatizzare le attività ripetitive, migliorare la tracciabilità e ottenere dei report puntuali sull’andamento del portafoglio.

In un’ottica di lungo periodo, come accennato, assicurare il credito diventa parte integrante di una strategia finanziaria solida. L’assicurazione, abbinata a pratiche efficienti di valutazione e monitoraggio, è studiata per dare una mano alle imprese riducendo la vulnerabilità del cash flow.

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