Ricambi auto sul web, l'arte di arrangiarsi che fa crescere un mercato

La digitalizzazione sta colpendo tutti i settori. Molti negozi fisici devono cedere il passo alle controparti online, che hanno meno costi, possono coprire un bacino di utenti più ampio e possono non essere legati al territorio. Un mercato che sta cambiando a vista d’occhio è quello relativo ai ricambi auto, noto anche come aftermarket automobilistico. A dircelo è la previsione di Stern Stewart e Qvartz, che hanno svolto uno studio commissionato dalla European Association of Automotive Suppliers (CLEPA). I numeri mostrano un mercato globale che cresce in modo notevole, dai 398 miliardi di euro odierni ai 566 miliardi al 2025.

La nuova geografia di un mercato in crescita

Un mercato in crescita, che cambierà anche geograficamente: Europa occidentale, America del Nord e America Latina – i mercati cosiddetti “maturi” saliranno con tassi annuali solamente del 3% o inferiori. L’Europa dell’est e l’Asia, invece, in forte sviluppo, cresceranno rispettivamente del 5,7% e dell’8,6%, arrivando a rappresentare quasi il 30% del totale e riuscendo quindi a orientare gli investimenti dei fornitori.

E lo sviluppo di questo mercato arriva anche a vantaggio dei singoli utenti. Cercando con attenzione sul web, su siti come tuttiautopezzi.it è possibile trovare pezzi di ricambio anche prezzi molto vantaggiosi. Non solo prodotti low cost ma anche pezzi originali, o comunque prodotti da aziende importanti, con i costi abbattuti perché i materiali non devono “passare” dai rivenditori, e spediti direttamente a casa propria. Molto spesso nei negozi online di materiali di ricambio per auto è possibile anche trovare pezzi rari, vintage o per automobili d’epoca, difficilmente recuperabili dai normali show room.

Oggi, i più giovani ma non solo, per imparare a fare qualunque cosa cercano su Google: siamo diventati la generazione Wikihow. Seguendo l’ottica DIY (Do it yourself), alcuni interventi di riparazione e sostituzione possono essere fatti in casa: con un minimo di manualità e un po’ di spazio si può evitare di affidarsi al meccanico. A livello giuridico ( legge 5 febbraio 1992, n. 122), i lavori al veicolo devono essere affidati a imprese iscritte al registro dedicato, ad esclusione di “ordinaria e minuta manutenzione e riparazione”, rendendo quindi possibile la sostituzione dell’olio motore o delle lampadine e i fusibili bruciati, ma non di parti legate alla sicurezza, come i freni. Molto importante, quando si fa da sé, è fare tutto a regola d’arte, per non mettere a repentaglio la vita propria e degli altri, e smaltire correttamente tutto il materiale esausto, portandolo negli appositi centri di raccolta.

Ti potrebbe interessare