Riapertura, le aziende potranno far lavorare fino a 5 persone alla volta

Aziende, un piccolo spiraglio, soprattutto per quelle artigiane: da lunedì le aziende altoatesine potranno far lavorare fino a cinque dipendenti in contemporanea, anche con attività all’esterno, ovviamente senza ancora poter interagire con clienti e fornitori. «L’ordinanza – ha chiarito il presidente Kompatscher nella quotidiana conferenza stampa – non si applica ovviamente alle attività commerciale e legate alla ristorazione». Un via libera di fatto alle piccole aziende artigiane che erano già state interessate dall’ordinanza 20 che consentiva però al solo nucleo famigliare di lavorare all’interno dell’azienda senza rapporti con l’esterno: ora potranno farsi aiutare anche dal personale, fino a 5 persone alla volta. Via libera anche alle imprese manifatturiere che però, per voce di Assoimprenditori, lamentano comunque l’insufficienza dell’apertura contestando il limite dei cinque dipendenti non legato alla dimensione dell’area lavorativa. Potranno sfruttare questa piccola finestra per prepararsi alla riapertura. Via libera di fatto anche ai cantieri edili nella totalità delle attività ma sempre con il limite di 5 dipendenti. È il senso della nuova ordinanza d’urgenza, la numero 21, firmata il 18 aprile dal presidente della Provincia Arno Kompatscher, costituisce un cauto ulteriore passo in avanti verso la riapertura delle imprese e la ripartenza economica.

Attività produttive: 5 addetti anche all’esterno

La nuova ordinanza introduce delle novità rispetto a quella precedente, la numero 20, che aveva ammesso, oltre alle attività dotate di un codice Ateco, e quelle a garanzia del funzionamento delle catene di fornitura, anche la produzione di prodotti e di servizi all’interno delle sedi aziendali a cura dei titolari con la collaborazione dei membri conviventi della famiglia. Ora, con l’ordinanza numero 21 del presidente della Provincia, consente tali attività, a prescindere dal codice Ateco, anche avvalendosi di fino al massimo 5 addetti con la possibilità si svolgerle anche sugli spazi esterni della sede aziendale, qualora l’installazione o la messa in opera in loco sia connessa con l’attività produttiva. «In tal modo si garantisce di poter portare a compimento un lavoro per la consegna al cliente, ad esempio, a un tappezziere, a un lattoniere, o a un falegname che realizza mobilio», fa presente l’assessore all’economia Philipp Achammer. Nello svolgere questi lavori, però, è necessario attenersi alle limitazioni, ovvero, per ogni azienda possono essere operativi in loco non più di 5 addetti contemporaneamente, devono essere osservate le distanze interpersonali e deve essere evitato il contatto con i clienti.

Far ripartire le attività produttive

«Benché ci vorrà ancora del tempo perché si torni alla normalità, procediamo passo dopo passo per raggiungerla», afferma il presidente Kompatscher che rimarca la necessità di mantenere il più possibile limitato il rischio d’infezione e di dare priorità alla tutela della salute. Per l’assessore provinciale all’economia Philipp Achammer ogni passo verso la ripartenza riveste un ruolo di rilievo per contenere gli effetti della crisi economica: «Si tratta di facilitare il più possibile le aziende nello svolgimento della loro attività, in modo tale che non incorrano in difficoltà, che siano in grado di mantenere i posti di lavoro e garantire il benessere», fa presente. «Con la nuova ordinanza proseguiamo verso la riapertura delle attività imprenditoriali», fa presente il presidente Kompatscher sottolineando che si tratta di sfruttare gli spazi di manovra a disposizione. «In questa situazione straordinaria dobbiamo compiere ogni mossa possibile per tutelare i posti di lavoro, fatto che garantisce sicurezza alle famiglie», afferma l’assessore Achammer. Nella nuova ordinanza del presidente della Provincia si fa espresso riferimento anche alle Linee guida per l’attività nei cantieri edili e non edili pubblici e privati, approvate il 16 aprile dal Comitato paritetico edile e dall’Ente bilaterale sicurezza dell’artigianato

Ciclabili: consentito uso per recarsi al lavoro e ai pedoni

Nell’ordinanza numero 21 il presidente della Provincia Kompatscher fornisce un chiarimento in merito all’utilizzo delle piste ciclabili. Possono servirsi sempre delle piste ciclabili, sia all’interno dei confini comunale che al di fuori, le persone che si recano al lavoro in bicicletta. Inoltre, possono avvalersi delle piste ciclabili anche i pedoni qualora questa possibilità fosse prevista e consentita anche in precedenza, prima della situazione d’emergenza. Questa disposizione avviene ai sensi della sicurezza, dal momento che in alcune località i pedoni dovrebbero camminare per strada.

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