Provincia: bilancio positivo per i 3.000 contratti di smart working

All’inizio di novembre 2022, più di 3.000 dipendenti provinciali hanno firmato accordi di smart working, ovvero – calcolando l’amministrazione provinciale e quella scolastica congiuntamente – più della metà dei dipendenti provinciali. Più precisamente si tratta dell’accordo di smart working “post Covid” che si basa su accordi individuali tra amministrazione e personale ed è pensato per adattarsi alle esigenze di entrambe le parti. La Provincia di Bolzano è stata una delle prime amministrazioni in Italia ad adottare questo modello di lavoro flessibile, che si basa su obiettivi e risultati concreti e viene concordato individualmente tra i dipendenti e i loro dirigenti. L’amministrazione ha in questo modo dato applicazione al contratto collettivo siglato il 3 dicembre 2020 con le organizzazioni sindacali.
Per il Direttore Generale Alexander Steiner, questi dati dimostrano “il successo di un modello ora applicato su larga scala, del quale come amministrazione abbiamo voluto sfruttare fin dall’inizio le potenzialità, sperimentate durante gli anni della pandemia. Eravamo convinti delle reali possibilità fin dall’inizio e quindi abbiamo spinto per la firma di questo ‘contratto ad hoc’ “. È stato così possibile introdurre un modello flessibile, spiega Steiner: “il fulcro è l’accordo individuale e quindi personalizzato: tra le altre cose questo, consente ai dipendenti di stabilire insieme ai loro dirigenti quanto tempo-lavoro possono prestare da casa. Ciò ci permette di soddisfare le esigenze non solo dei dipendenti, ma anche delle singole unità amministrative e dei servizi che offrono.” Infatti, aggiunge Steiner, “la Provincia è una struttura molto variegata anche in questo senso e il nostro obiettivo principale è e resta quello di offrire ai cittadini e alle imprese servizi i più efficienti possibili”.
In questo modo, il modello di smart working risulta direttamente collegato ai risultati dei servizi provinciali e alla modernizzazione dell’amministrazione e dei suoi servizi. Ragionando in quest’ottica, già nella fase pandemica, parallelamente all’introduzione del lavoro agile e anche grazie a queste nuove condizioni di lavoro, l’amministrazione provinciale ha puntato sempre più sulla digitalizzazione dei servizi. Esemplari in questo senso sono gli Aiuti Covid 2020 e 2021: gestiti tramite una piattaforma online dedicata e completamente automatizzati sia dal punto di vista dell’utente che dell’amministrazione. “Mettere i cittadini al centro dell’innovazione dei servizi e dei processi amministrativi: questo è stato il nostro motto quando abbiamo introdotto lo smart working e rimane tale per il suo sviluppo futuro”.

Immagine di apertura: Fot Nick Morrison Unsplash

 

 

 

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