Bilancio, 42 milioni in meno per la provincia

Le prime stime sul bilancio di previsione 2017 sono state illustrate nel pomeriggio di ieri (6 settembre) alle parti sociali e ai membri della commissione legislativa consiliare dal presidente della giunta, Arno Kompatscher, e dai tecnici della Ripartizione bilancio. Presenti anche gli assessori provinciali Christian Tommasini, Richard Theiner, Florian Mussner, Waltraud Deeg, Arnold Schuler e Martha Stocker.

Secondo le stime il bilancio “spendibile” della Provincia autonoma per il 2017 rimane sostanzialmente in linea con quello del 2016 a quota 4.856 milioni di euro (42 milioni in meno rispetto all’anno scorso  quando i milioni erano 4.898 milioni). I dati, comprensivi del contributo alla finanza pubblica (476 milioni) e delle partite di giro (304 milioni) fanno arrivare il bilancio ad un volume complessivo di  5.636 milioni (5.518 nel 2016). La quota di risanamento della spesa pubblica di 476 milioni quest’anno incide maggiormente perché l’anno precedente era stata coperta con 150 milioni derivanti dall’avanzo di amministrazione. “Quest’anno – ha spiegato il presidente – il contributo va calcolato per intero”.

Nella sua introduzione Kompatscher ha fornito un quadro complessivo della situazione economica. “La disoccupazione – ha detto – è scesa al 3,8 per cento e alla fine dell’anno sarà compresa tra il  3 e il 3,5%. Il Pil pro capite è più alto del 45% della media europea e il suo valore nominale crescerà ancora dell’1,4%. Il barometro dell’economia della Camera di Commercio conferma che le aspettative e la fiducia degli imprenditori sono alte come non lo erano da molto tempo”. Il presidente della giunta ha quindi sottolineato che “Fitch ha appena confermato il livello di rating A perché i costi e la pressione fiscale sono in discesa. Nei primi 8 mesi del 2016 la ripartizione economia ha effettuato pagamenti quasi come in tutto il 2015 e a fine anno saremo a quota 50 milioni con benefici per la liquidità del settore”.

Visto che l’armonizzazione del bilancio prevede una pianificazione triennale Kompatscher ha annunciato che le politiche fiscali rimarrano le stesse anche negli anni 2018 e 2019. La riduzione dell’aliquota Ires dal 27,5 al 24% attualmente prevista nella legge di stabilità nazionale determinererebbe minori entrate per 36 milioni.  L’innalzamento della no tax area dell’addizionale Irpef a 28.000 euro di reddito, determinerà minori entrate per  14 milioni. “Complessivamente le minori entrate per le scelte in materia fiscale ammontano a 320 milioni”, ha sottolineato Kompatscher.

Prima di cedere la parola alle parti sociali il presidente Arno Kompatscher ha fornito alcuni dati sul fronte della spesa. Per quanto riguarda gli stipendi del personale la spesa dovrebbe aumentare  di 52 milioni (10 milioni per gli scatti anzianità e 42 milioni per gli incrementi salariali legati al rinnovo del contratto). La spesa sanitaria subirà invece un aumento di 52 milioni, “32 milioni già per l’anno in corso – ha specificato Kompatscher –  cui si aggiungeranno altri 20 milioni. La spesa comprende anche l’assunzione di personale medico aggiuntivo”. Anche nel settore sociale è previsto un incremento della spesa di 36 milioni. “Complessivamente – ha sottolineato Kompatscher – avremo costi maggiori per 140 milioni e 42 milioni in meno a disposizione. Troveremo sicuramente un equilibrio  riducendo la spesa e dovremo anche fare delle rinunce, ma resto comunque molto fiducioso”. La parola, infine, è passata ai rappresentanti delle parti sociali, che hanno potuto fornire suggerimenti e avanzare le loro richieste.

 

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