Profughi, San Candido ne ospiterà 40 (e la Val Pusteria 153)

Quaranta profughi a San Candido, 153 in Val Pusteria. Questo il contingente di “ospitalità” della valle per il 2016. Dalle richieste rivolte dalla Provincia ai Comuni per individuare possibili strutture di accoglienza per i profughi nei singoli comprensori, è emersa la disponibilità di alcuni alloggi del personale militare a San Candido. Provincia, Comune e comprensorio hanno approfondito tale soluzione, considerando che nel senso di una equa ripartizione dei richiedenti asilo anche l’Alta Pusteria viene coinvolta. Complessivamente quest’anno l’intera val Pusteria sarà chiamata ad ospitare 153 profughi. Nella ricerca di possibili strutture adatte si è partiti da quelle pubbliche che non comportano costi di affitto: a San Candido è il caso degli alloggi militari ubicati in un edificio adiacente l’ex caserma Druso e in grado di ospitare fino a 40 persone. In questi alloggi saranno accolti richiedenti asilo assegnati dallo Stato all’Alto Adige nell’ambito del sistema di riparto nazionale.

Il Demanio metterà l’immobile di San Candido, che può essere adattato allo scopo con interventi relativamente contenuti, a disposizione della Provincia. I profughi potranno essere accolti nel giro di qualche mese. Nell’incontro che l’assessora provinciale alle politiche sociali Martha Stocker ha avuto con la sindaca di San Candido Rosmarie Burgmann, la Giunta comunale e i rappresentanti della comunità comprensoriale sono stati discussi tutti gli aspetti dell’intervento, con informazioni, raccolta di esperienze e osservazioni. Si è inoltre concordato di organizzare il 9 maggio una manifestazione informativa pubblica rivolta a tutta la popolazione di San Candido.

Nel colloquio si è parlato ovviamente del possibile inasprimento dei controlli al confine italoaustriaco in Alta Pusteria e delle sue conseguenze. L’assessora Stocker ha annunciato che è intenzione della Giunta provinciale accogliere eventuali profughi respinti dall’Austria in strutture comuni lungo l’asse del Brennero, in quanto sul piano logistico è più semplice gestire poche strutture di grandi dimensioni che molte unità più piccole. L’accoglienza di profughi costituisce per tutti una grande sfida, spesso collegata anche a timori. Una sfida, è stato ricordato nell’incontro, che però si può vincere cercando di lavorare assieme in senso positivo e in spirito collaborativo con gli interessati, gli uffici provinciali, le associazioni di volontariato e assistenza e la comunità comprensoriale. Tutti gli aspetti, come detto, saranno discussi nella serata pubblica del 9 maggio a San Candido.

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