Pendolarismo, il gender gap incide anche negli spostamenti per lavoro: lo studio in Alto Adige

L’Alto Adige non è immune alle differenze di genere quando si parla di pendolarismo. È ciò che emerge dall’ultimo numero di Mercato del lavoro News – la rubrica redatta dall’Osservatorio del mercato del lavoro provinciale – che ha studiato da un punto di vista statistico il fenomeno del pendolarismo tra Alto Adige e Trentino. Il “gender commuting gap” è il termine specifico per riferirsi al divario fra uomini e donne che interessa i lavoratori pendolari. Per fare un esempio, in Alto Adige i lavoratori dipendenti fanno i pendolari più spesso e affrontano tragitti più lunghi rispetto alle lavoratrici dipendenti. Infatti, quasi 6 uomini su 10 sono pendolari, mentre la parte di lavoratrici di sesso femminile è equamente ripartita tra pendolari e non-pendolari. Se invece si parla di tempo medio di percorrenza per spostarsi dal luogo di residenza a quello di lavoro, si nota che i tragitti fino a 15 minuti sono percorsi più frequentemente dalle lavoratrici che dai dipendenti uomini, i quali dominano invece in tutti gli altri tempi di pendolarismo.

“È ovvio che uomini e donne trovano condizioni diverse quando si tratta di occupare posti di lavoro adeguati. La ridotta capacità delle donne di investire tempo nel pendolarismo ha conseguenze sociali ed economiche per le donne stesse, ma anche per il mercato del lavoro, che deve fare a meno di forza lavoro qualificata. Ridurre questo divario è un compito importante della politica attiva del lavoro. E’ proprio in questo importante e delicato ambito che le iniziative di informazione e consulenza devono essere messe in comune, con i servizi per l’impiego rafforzati e modernizzati che assumono una particolare responsabilità a riguardo”, spiega l‘assessore provinciale al lavoro e all’economia, Philipp Achammer.

 

Pendolarismo Alto Adige differenze di genere

 

Non solo genere, ma anche età e istruzione

Lo studio in questione ha dimostrato che il genere gioca un ruolo importante nel fenomeno del pendolarismo, tuttavia, non è l’unico ad essere rilevante. Infatti, anche il livello di istruzione e l’età influenzano in modo evidente i tempi di percorrenza nonché il divario di genere. Tale divario nel comportamento dei pendolari è particolarmente pronunciato tra i lavoratori dipendenti con un basso livello di istruzione formale (licenza media o inferiore). Si nota infatti che nei livelli d’istruzione inferiori solo il 48% delle donne risulta essere pendolare contro il 58% degli uomini, con una differenza pari a 10 punti percentuali. La situazione cambia se si prendono in considerazione  persone con almeno un titolo accademico, caso in cui il 57% delle donne e il 62% degli uomini è pendolare. Il divario quindi diminuisce a 5 punti percentuali, la metà. Dai dati si può quindi concludere che un maggiore livello di istruzione garantisce un minore divario di genere.

Pendolarismo Alto Adige differenze di genere

Per quanto riguarda l’età invece, si nota una marcata diminuzione del tempo di percorrenza per le donne in età da figli. Per le donne con licenzia media – o inferiore – questa età si attesta intorno ai 20 anni, mentre per le donne con  un titolo di studio superiore il tempo di percorrenza comincia a ridursi dai 28 anni circa. Nel caso degli uomini, invece, non si registra nessun dato particolarmente rilevante in questo senso. “L’Osservatorio del mercato del lavoro ha dimostrato, sulla base dei dati, che il pendolarismo porta effettivamente dei vantaggi economici in termini di retribuzione, ma, d’altra parte, il tragitto costa naturalmente tempo. Tempo che poi manca per gli obblighi familiari, per esempio”, spiega Stefan Luther, direttore della Ripartizione lavoro.

Pendolarismo Alto Adige differenze di genere

Pendelzeit nach Bildungsniveau, Geschlecht und Alter – 2019/ Tempo di percorrenza tragitto casa-lavoro per livello d’istruzione, sesso ed età – 2019 (Fonte: Ufficio Osservazione mercato del lavoro)

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