Parco Cappuccini, via ai lavori di messa in sicurezza dell'edicola con l'affresco

L’edicola a cappella coperta e il suo affresco lungo il muro di cinta nel Parco dei Cappuccini a Bolzano, in attesa del restauro e della protezione con una grata, viene provvisoriamente protetta da ulteriori deterioramenti e vandalismi con una parete in legno. Questi lavori, concordati dal direttore della Ripartizione patrimonio, Daniel Bedin, con la Soprintendente ai Beni culturali, Karin Dalla Torre, sono stati avviati ieri (25 maggio). Rientrano nel progetto complessivo di riqualificazione del parco nel quale la Provincia investe 1,3 milioni di euro e che dovrebbe essere realizzato entro il 2023.

“Il progetto di riqualificazione del Parco dei Cappuccini è importante per i cittadini di Bolzano e, soprattutto, per il quartiere. Ridiamo vita ad un parco immerso nel centro città, eliminando il degrado. Anche la tutela del patrimonio è altrettanto fondamentale, come la messa in sicurezza dell’affresco, un’opera culturale e storica. Infatti, ci siamo adoperati subito per creare i presupposti tecnici per mettere in sicurezza l’affresco, i lavori sono iniziati” afferma l’assessore provinciale all’edilizia pubblica e patrimonio, Massimo Bessone.

“Il restauro di un affresco a tema religioso nel centro cittadino è un progetto di grande rilievo perché ricorda un tempo in cui la religione era molto più presente di oggi”, fa presente l’assessora provinciale ai Beni culturali, Maria Hochgruber Kuenzer, che afferma: “Queste sono le nostre radici ed è nostro compito conservarle e tramandarle alle generazioni future. Sono convinta che, grazie al restauro, questo luogo otterrà ancor più bellezza e spero che questo induca a maggior rispetto”.

L’affresco documenta la storia del Convento

Finora la storia dell’arte non fa cenno all’affresco. “La Soprintendenza ai Beni culturali presume che la sua importanza risieda prevalentemente nel ruolo documentativo della storia dell’Ordine e del Convento. Nel corso del restauro, connesso al progetto di riqualificazione del Parco dei Cappuccini, ci si aspetta ulteriori esiti dalle ricerche”, fa presente Dalla Torre. Risalente presumibilmente alla seconda metà/fine del 17° secolo, fu coperto e integrato almeno una volta con altre pitture nel 19° secolo.

L’affresco mostra un uomo con armatura e mantello rosso inginocchiato che consegna una pergamena a San Francesco, in piedi di fronte a lui. Si tratta della rappresentazione del barone Engelhard Dietrich von Wolkenstein – Trostburg, fondatore del Convento dei Cappuccini di Bolzano. San Francesco benedice l’uomo con la sua mano destra, e allo stesso tempo indica il cielo, dove in piedi su una nuvola, avvolta da un’aureola luminosa, Maria Immacolata viene venerata da Sant’Antonio in ginocchio con il giglio e Santa Chiara con l’ostensorio. Sui lati interni di entrambe le pareti laterali dell’affresco si sono conservati i resti di un’iscrizione, che avvalorano questa interpretazione. Nella rappresentazione dello stemma e nell’iscrizione si fa cenno anche a Katharina von Hepperger, la seconda fondatrice del Convento, che nel 1816 mise a disposizione dei Cappuccini l’edificio e il giardino per ripristinare il Convento che sei anni prima era stato sospeso.

Progetto varato da gruppo di lavoro 

Il Parco dei Cappuccini, sito tra piazza Verdi, via dei Cappuccini e via Isarco a Bolzano, è di proprietà della Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Bressanone. “L’amministrazione provinciale ha un diritto di superficie sul parco fino all’anno 2039; l’area è concessa in gestione al Comune di Bolzano, tramite convenzione, fino al 13 febbraio 2039”, come spiega Bedin. Il progetto definitivo per la riqualificazione del Parco Cappuccini è siglato dallo studio w2architekten ed è stato varato dall’apposito gruppo di lavoro fra Provincia, Comune di Bolzano, Fondazione teatro comunale e altri enti culturali e gruppi di interesse.

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