Ordinanza anti-movida: si va verso una nuova proroga, ma con novità sull'orario

Si va verso la proroga dell’ordinanza che vieta il consumo su aree pubbliche di bevande e alimenti a Bolzano. La precedente ordinanza è scaduta alla mezzanotte di ieri, 14 giugno. Come spiegato poco fa dal sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi in conferenza stampa però, c’è una novità che riguarda l’orario. La nuova ordinanza infatti vieterà il consumo a partire dalle ore 22, e non più dalle ore 20, fino alle ore 2 di notte. Questo il pensiero della Giunta e del Sindaco, che attende il confronto con il Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica convocato alla presenza anche dei rappresentanti delle associazioni di categoria mercoledì 17 giugno alle ore 13.00. L’idea è sempre quella di un graduale, ma lento, ritorno alla normalità.

«Il fatto di spostare in avanti di due ore lo scattare dell’ordinanza non vuol dire che prima di quell’orario si possono creare assembramenti – ha voluto puntualizzare Caramaschi -. Il divieto esiste sempre a qualsiasi ora, è un’ordinanza nazionale del presidente Conte. Queste regole rimarranno valide fino a oltre metà luglio. L’ordinanza qua a Bolzano sta funzionando, gli assembramenti si sono ridotti. Un allentamento della stretta si può fare, è l’orientamento verso cui ci poniamo».

La decisione della Giunta bolzanina di bloccare la frenetica movida post lockdown, è nata oltre due settimane fa dopo che nel weekend tra il 22 e 24 maggio scorso, numerosi ragazzi hanno popolato piazza Erbe, creando assembramenti e situazioni in cui non sono state rispettate le regole di sicurezza e di distanziamento sociale. Ora il Comune ha deciso di continuare su questa linea, vietando il consumo di drink e alimenti in piazza e davanti ai bar. La decisione aveva anche destato lamentele e minacce nei confronti del sindaco da parte di gestori dei locali di piazza Erbe che, già allo stremo delle forze a causa del lockdown, si sono visti ridurre ulteriormente la clientela composta il più delle volte da giovani che acquistavano da bere take-away. E adesso continueranno ad avere incassi ridotti. Ma siamo sicuri che il problema non sia stato solamente spostato lontano dal centro storico? Sono state diverse le segnalazioni di assembramenti di ragazzini al Talvera che consumavano alcolici nei pressi dei campi da sport, e anche di clienti all’esterno dei bar lontani dal centro. Viene insomma naturale pensare come la lente d’ingrandimento del Comune sembra essere puntata solamente su piazza Erbe, da sempre ombelico della vita notturna bolzanina.

Alexander Ginestous

 

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