Ozono nell'aria, valori consultabili online

L’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima ha pubblicato sul proprio sito i valori della concentrazione di ozono nel aria, che quindi d’ora in poi saranno quotidianamente consultabili online. I valori vengono rilevati da 13 stazioni di misure sparse per il Territorio, che inoltrano dati giornalieri e mensili. Un processo essenziale, dato che l’ozono, gas che negli alti strati dell’atmosfera ci protegge dalla radiazione ultravioletta, quando si concentra negli strati più bassi presenta un pericolo per la salute di tutti gli esseri viventi.

“Il monitoraggio dell’ozono da parte dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima è un servizio importante per la popolazione”, sottolinea l’assessore all’ambiente, perché, nel caso di superamenti della soglia d’informazione, i cittadini, prontamente informati, possono ridurre la propria esposizione a questo inquinante.

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L’ozono, un inquinante tipicamente estivo

Le concentrazioni di ozono dipendono da diverse variabili metereologiche, come l’intensità della luce solare, la temperatura e il vento. L’ozono non è un inquinante primario, cioè non viene prodotto direttamente dall’attività umana, ma si crea in seguito a reazioni fotochimiche complesse, in presenza di ossidi di azoto, composti organici volatili catalizzate dal un forte irraggiamento solare e accelerate dalle elevate temperature “, spiega Luca Verdi, direttore del Laboratorio Analisi aria e radioprotezione. Questo fenomeno si manifesta soprattutto da inizio giugno ad inizio settembre.

“In Alto Adige, concentrazioni di ozono molto elevate si registrano tutte le estati, soprattutto nella conca di Bolzano fino a Merano, in Bassa Atesina, sugli altipiani (Renon e Alpe di Siusi) e sui pendii circostanti”, spiega Luca Verdi.

Cosa s’intende per “soglia di informazione”

Per soglia di informazione dell’ozono s’intende il livello oltre il quale, in caso di esposizione di breve durata, sussiste un rischio per la salute umana per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione, ovvero bambini, anziani, donne in gravidanza, chi svolge attività fisica o lavorativa all’aperto.

“Quando si supera la soglia d’informazione dell’ozono”, spiega ancora Luca Verdi, “è importante fornire indicazioni alla popolazione su come tutelarsi. Essendo un gas irritante, fortemente ossidante, in grado di provocare infiammazioni su tutto l’apparato respiratorio, si consiglia, soprattutto alle persone particolarmente sensibili e a rischio, come bambini, persone anziane e asmatiche, di evitare prolungate esposizioni all’aperto e ridurre al minimo attività fisiche affaticanti (passeggiate in bicicletta, attività sportive, ecc.) in particolare nelle ore del tardo pomeriggio e serali.”

I dati di quest’estate 2020

“Nell’estate 2020 – afferma Luca Verdi – è stato rilevato fino ad oggi un solo episodio di superamento della soglia di informazione e precisamente nel mese di luglio. Ciò è dovuto principalmente al fatto che in questi mesi estivi sono stati pochi i giorni consecutivi di forte irraggiamento solare. Non è escluso che un’altra causa sia riconducibile al Covid-19 ed alla conseguente diminuzione degli inquinanti cosiddetti “precursori”.

 

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Crediti Foto: Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima, Nadia Franzoi

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