Bilanci di metà mandato, Schuler punta sulla sostenibilità

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Giunto a metà del proprio mandato, anche l’assessore provinciale all’Agricoltura, alle Foreste, alla Protezione civile ed al Turismo Arnold Schuler traccia il proprio bilancio personale. Assieme ai suoi collaboratori, l’assessore Schuler ha esposto le misure adottate per un futuro sostenibile in Alto Adige nonché la prospettiva sulle sfide e obiettivi futuri che caratterizzeranno i prossimi due anni e mezzo di mandato. “La strategia di sostenibilità della nostra Provincia è un tema particolarmente rilevante per le mie aree di responsabilità. Non si tratta solamente della gestione dei terreni agricoli e degli aspetti legati al turismo, ma anche della protezione civile, che in futuro dovrà affrontare ancora più sfide di quante già ne affronta ora”, spiega Schuler.

Agricoltura 2030

Gli obiettivi del futuro dell’agricoltura altoatesina sono stati sintetizzati nel progetto “Agricoltura 2030” che prevede più di 100 misure per salvaguardare le piccole aziende agricole e quelle a conduzione familiare, così come anche la “salute” del territorio. L’obiettivo è quello di diventare il frutteto che in Europa dispone della maggiore biodiversità. “Questioni come la qualità dell’acqua e la salute del suolo sono punti fondamentali per preservare l’agricoltura”, sottolinea Schuler.

In questo contesto, sono diverse le misure innovative già attuate dalla provincia. Ne è un esempio il progetto “Uccelli che nidificano nella landa di Malles“, così come anche l’aumento significativo (+82%) delle aree coltivate ecologicamente in provincia di Bolzano. Non mancano poi iniziative per promuovere la cooperazione fra il settore agricolo e quello turistico, come per esempio, la gastronomia biologica locale.

Aiuti e ricerca per l’agricoltura di montagna

L’Alto Adige mirerà anche in futuro ad affermarsi sempre più come luogo di ricerca in tema di agricoltura di montagna, sostenendo parallelamente la conservazione del mondo tradizionale dell’agricoltura. A tal proposito, i sussidi giocheranno un ruolo particolarmente importante, poiché essi rappresentano la base per stabilire politiche di approvvigionamento alimentare efficaci. Nel periodo 2014 – 2020, infatti, ben 1,5 miliardi di euro sono stati destinati all’agricoltura altoatesina, al piano di sviluppo delle aree rurali, alle politiche comunitarie, alla prevenzione dei rischi e a premi aziendali. Altri 290 milioni sono stati investiti soprattutto nella rete stradale rurale e nella fornitura di acqua potabile nelle zone di montagna.

Il turismo in Alto Adige

Sul fronte turismo, un programma di sviluppo ragionato è più che necessario. A tal proposito, EURAC sta elaborando una base scientifica che sarà presentata in autunno e fungerà da supporto per le future decisioni politiche. “I giorni di pioggia recenti hanno dimostrato ancora una volta che la gestione dei flussi turistici è necessaria non solo a Braies, ma anche, per esempio, a Bolzano”, sottolinea Schuler. In questo contesto, l’accettazione del turismo, la tutela delle imprese a conduzione familiare e la vitalità dei centri rurali nonché di quelli urbani saranno posti al centro dello sviluppo sostenibile del settore turistico in Alto Adige.

Protezione civile

Un tema molto importante per l’assessore Schuler sono le misure preventive in tema di Protezione civile. Lo sviluppo degli eventi idrogeologici negli ultimi anni mostra una tendenza preoccupante. Se tra il 1998 e il 2008 sono stati registrati 587 eventi, tra il 2009 e il 2019 se ne sono già verificati 1.142, e solo nel 2020 addirittura 194. Anche quest’anno le misure di protezione adottate durante i vari eventi temporaleschi sono già riuscite a prevenire danni importanti. A questo scopo circa 30 milioni di euro sono investiti ogni anno in interventi di protezione e tutela. Negli ultimi 20 anni, la somma considerevole di 286 milioni di euro è stata investita anche in misure emergenziali e di risistemazione di zone danneggiate da parte della Protezione Civile e dai Bacini montani. In cantiere c’è poi l’adeguamento del sistema di allarme provinciale, per portarlo in linea con gli standard internazionali.

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