Turismo alpino: Alto Adige competitivo nonostante la pandemia

Il settore turistico dell’Alto Adige, così come quello delle regioni alpine limitrofe, ha sofferto in particolar modo le restrizioni alla mobilità internazionale adottate per arginare la pandemia da COVID-19. Un’indagine dell’Istituto provinciale di statistica ASTAT ha analizzato lo stato del settore alberghiero nella regione alpina dell’Arge Alp che comprende anche la Provincia di Bolzano.

Turismo alpino

La regione alpina considerata nello studio di ASTAT.

Da una primo sguardo ai dati si evidenzia subito un enorme calo degli arrivi in tutta l’area considerata che si attesta in media sul -39,7% rispetto all’anno precedente. Come conseguenza di questa tendenza si sono visti scendere, anche se solo leggermente, il numero di esercizi ricettivi alberghieri e di posti letto con un calo di -0,7% e -0,1% rispettivamente. L’Alto Adige, invece, è l’unica regione che non registra nel 2020 una perdita di esercizi (3.953 in totale) rispetto all’anno precedente, anzi, crescono addirittura i posti letto del 1,0%. Nel 2020 i posti letto nella Provincia di Bolzano erano 151.575 e rappresentavano circa il 19% dei posti letto totali presenti nella regione alpina, dato secondo solo a quello del Tirolo (circa 25%).

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Il trend degli ultimi anni sembrerebbe muoversi verso strutture ricettive sempre più grandi: la dimensione media per esercizio è arrivata ai 43,8 posti letto nel 2020. In Alto Adige, invece, resistono ancora gli esercizi ricettivi più piccoli con una media di 38,3 posti letto, la più bassa fra le località considerate. Nonostante ciò, la Provincia di Bolzano svetta per densità ricettiva per chilometro quadrato, ben 20,5 posti per chilometro quadrato contro l’indice medio di 12,3 dell’Arge Alp.

La permanenza media degli ospiti nella regione alpina era di 3,8 giorni nel 2020, in leggero aumento rispetto al 2019 (3,4 giorni). L’alto Adige è la destinazione dove i turisti si fermano più a lungo con una permanenza media di 4,5 giorni e con un picco di 11,1 giorni nel mese di aprile 2020. La nazione che viaggia di più è la Germania, infatti, ben il 44,4% dei pernottamenti nell’Arge Alp riguarda i turisti tedeschi, seguono gli italiani (17,1%) e gli Svizzeri (10,5%). In Alto Adige, i due mercati prevalenti per il turismo sono quello italiano e tedesco che insieme assommano a più dell’80% delle presenze nel 2020. Rispetto alle altre località, la Provincia di Bolzano è l’unica che vede attestarsi turismo locale e internazionale più o meno con la stessa intensità.

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Axel Baruscotti

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