Elisoccorso Alto Adige, costi abbattuti di un milione nel 2016 (e 3.000 interventi)

È stato nel 1986 quando il primo Pelikan ha spiccato il volo nei cieli dell’Alto Adige costruendo così le fondamenta per un elisoccorso professionale nella provincia. Da allora Pelikan 1 e 2 e l’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites rappresentano il soccorso rapido ed efficiente caraterizzante del nostro paese. L’elisoccorso è gestito dall’Associazione HELI, una cooperativa composta da Croce Bianca, il soccorso alpino dell’Alpenverein Südtirol, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico CNSAS, il Club Alpino Italiano, l’Alpenverein Südtirol e la Centrale Provinciale di Emergenza.

Bilancio positivo per il 2016

Nel corso dell’Assemblea generale di lunedì sera l’organizzazione ha presentato un bilancio d’esercizio davvero notevole: l’anno scorso i tre elicotteri sono decollati per degli interventi ben 3.000 volte assistendo 2.805 pazienti. Questo corrisponde a 112.610 minuti di volo ed una crescita di 93 interventi rispetto all’anno precedente. Per ben 86 interventi gli elicotteri altoatesini hanno soccorso persone in altre province. È inoltre particolarmente positivo lo sviluppo dei costi. Nonostante l’aumento di qualità dei servizi, l’elisoccorso è costato ai contribuenti un milione in meno rispetto all’anno precedente. Ciò è dovuto ad un’amministrazione efficiente, che provvede con sollecitudine alla rendicontazione degli interventi, in cui sono coinvolti ospiti e turisti, alle assicurazioni sanitarie e tramite ticket.

Il consiglio direttivo dell’associazione, in cui ogni organizzazione di soccorso è rappresentata da un proprio membro e dal primario del servizio emergenza provinciale, può pertanto valutare l’anno scorso un anno assai positivo. Il Presidente, Georg Rammlmair, sottolinea particolarmente l’ottima collaborazione tra le varie associazione di soccorso in Alto Adige. «Non solo nel consiglio direttivo della HELI lavoriamo insieme come una squadra collaudata, ma anche quotidianamente durante i vari interventi. Ciò rende il nostro sistema di soccorso un’istituzione di riguardo a livello internazionale, anche per quanto concerne l’elisoccorso», spiega Rammlmair. Per il Direttore, Ivo Bonamico, sono fondamentali il continuo miglioramento della qualità e l’amministrazione efficiente di questo servizio. «Grazie all’addebito dei ticket e dei costi relativi a pazienti esteri, l’anno scorso è stato possibile incassare oltre due terzi dei costi dell’elisoccorso», sottolinea Bonamico. Ciò è stato reso possibile grazie alla delibera provinciale che ha aggiornato le tariffe per le prestazioni dell’elisoccorso per l’addebito dei minuti di volo a residenti fuori provincia e all’estero. Al contribuente altoatesino l’elisoccorso nel 2016 è costato circa 3,7 milioni di Euro, mentre l’anno precedente i costi hanno superato i 4,6 milioni di Euro. I costi complessivi l’anno scorso hanno superato i 10 milioni di Euro.

L’elisoccorso in Alto Adige ha compiuto 30 anni

Con riferimento al 30° anniversario, il consiglio direttivo ha recentemente presentato un bilancio sociale dell’elisoccorso. Fotografie storiche dalla prima ora dell’elisoccorso ad oggi illustrano lo sviluppo di questo importante servizio e rispecchiano lo spirito pionieristico dei tempi passati. Contemporaneamente questa retrospettiva offre l’occasione di elaborare progetti per il futuro. Questi nell’elisoccorso riguardano principalmente un ulteriore professionalizzazione. Al momento vengano esaminati i presupposti per voli notturni: «In questo modo potremmo volare ad interventi nei mesi bui invernali e dopo il tramonto», spiega Bonamico e fa riferimento ai colloqui in corso con l’Assessorato alla sanità.

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