Legge appalti, per Confartigianato un'opportunità da sfruttare

A partire dal 6.1.2016, ovvero dal giorno dell’entrata in vigore della nuova legge appalti provinciale, sono state numerose le nuove opportunità presentatesi alle ditte locali. Un anno dopo il bilancio di lvh.apa Confartigianato Imprese è positivo, ma alcuni miglioramenti sono ancora possibili.

La disciplina autonoma della legge appalti attivata nel campo degli incarichi pubblici offre importanti impulsi di crescita all’economia altoatesina: “L’amministrazione pubblica rappresenta un significativo committente per le aziende artigiane e per i prestatori di servizi altoatesini – ha spiegato il presidente di lvh.apa Gert Lanz -. Grazie ad evidenti semplificazioni e ad un adeguamento dei criteri le ditte locali sono diventate indubbiamente più competitive.” Ad essere vantaggiose per le aziende sono in particolare la suddivisione degli incarichi per tipologia di lavorazione e le specializzazione prevista per il comparto edile, per quello dei servizi e per quello delle forniture. Altrettanto significativa la chiara differenziazione tra lotto, lotto quantitativo e lotto qualitativo, utile per far sì che il contenuto dei singoli incarichi possa venire adattato con maggiore semplicità al settore di competenza delle PMI. Anche l’innalzamento a 2.000.000 Euro del limite massimo per l’assegnazione di un incarico tramite procedura negoziata nel campo edile e l’opportunità di scorporare il 30% dei lavori hanno contribuito a favorire il mondo delle piccole e medie imprese.

Legge appalti, gli sgravi per i costruttori

Nell’ambito della definitiva approvazione della legge appalti è stato inoltre introdotto un obbligo per il committente: predisporre al momento del bando di gara una descrizione della prestazione da svolgere per quanto concerne gli incarichi nel comparto edili ed i contratti di fornitura connessi fino a 40.000 Euro. Anche questa novità ha rappresentato uno sgravio effettivo per gli operatori economici nell’ottica della presentazione di un’offerta concreta: “Le condizioni base per la partecipazione ad una gara sono chiare – ha aggiunto Lanz -. Gli enti pubblici devono offrire alle aziende l’opportunità di prendere parte alla gara e devono di conseguenza invitarle alla medesima.” Eppure, nonostante i numerosi aspetti positivi, esistono ancora dei miglioramenti possibili. La partecipazione alle gare è infatti tuttora connessa con diversi oneri. L’obbligo di rispettare i requisiti ANAC rappresenta ad esempio un aspetto svantaggioso. Al contempo i subappaltatori continuano a non essere sufficientemente tutelati nel caso di procedura concorsuale nei confronti dell’appaltatore principale.

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