L'alpinista Simone Moro: "Sì all'aeroporto di Bolzano"

L’alpinista di fama mondiale Simone Moro sceglie di appoggiare pubblicamente l’ampliamento dell’aeroporto di Bolzano, e lo fa sulla piattaforma Forum Aeroporto attivata da Assoimprenditori e Unione Albergatori. «Il “problema” aeroporto di Bolzano dovrebbe essere un “NON problema” e anzi un argomento di cui tutti i bolzanini dovrebbero andare orgogliosi. Io parlo sia da pilota che da passeggero, utilizzando la struttura in entrambi i modi e con un doppio angolo di osservazione e di opinione» scrive Simone Moro, che proprio dallo scalo altoatesino era partito lo scorso novembre per stabilire il record mondiale di altitudine in elicottero.

«Bolzano mi piace paragonarla a molte delle cittadine ricche europee o americane che ho visitato o nelle quali ho volato, ubicate in zone turistiche privilegiate e protette, come ad esempio Aspen, in Colorado – prosegue Moro – In qualsiasi sana mentalità turistica ed imprenditoriale a nessuno verrebbe mai in mente di cancellare o non supportare una via di accesso privilegiata come quella aeroportuale. È una rara patologia tutta Italica quella che da anni sta falcidiando tutti i piccoli aeroporti minori italiani, attaccandosi a ridicoli ragioni ambientali (i decibel prodotti dal suono delle piacevoli campane dopo messa è superiore a quella di un aereo in decollo) o a problemi economici che considerano gli aeroporti un costo senza valutarne i benefici reali e quelli potenziali. Ancora più grave quando le ragioni sono puramente politiche ed elettorali denotando mancanza di pelo sullo stomaco, carisma e schiena dritta».

Aereo come alternativa all’auto

Prosegue Moro: «Più volte sono arrivato o decollato da Bolzano vedendo una fila interminabile di auto bloccate in entrambe le direzioni e pensavo a come molta gente amerebbe evitare quel tipo di trasporto se avesse la possibilità di voli regolari, magari low cost non solo diretti verso capitale. Un noleggio di un auto in aeroporto costa 30 o 40 euro al giorno e dunque è una delle molte alternative proponibili per raggiungere l’alto Adige e spostarsi su strada in modo indipendente ed autonomo. Un taxi verso il centro costa dai 10 ai 15 euro».

Una porta per le Dolomiti

Il ragionamento prosegue annotando come la vicinanza di Bolzano con le Dolomiti patrimonio Unesco renderebbero lo scalo appetibile per attività di avio ed eliturismo, e per training per piloti di montagna. «Bisognerebbe poi aprire l’aeroporto a tutto il traffico ultraleggero (anche quello non avanzato) come da anni fa Trento, che rappresenta oggi l’unico settore ancora vivo dell’aviazione civile. Sarebbe inoltre bello creare magari un centro di paracadutismo (il più vicino è Verona) che aggiungerebbe indotto ed attività alla struttura senza dover aggiungere o togliere nulla all’aeroporto e alla sua sicurezza».

Simone Moro: “Alto Adige mia seconda casa”

Per l’alpinista chi è contrario allo scalo perché afferma che questo “inquina” o “a me non serve” mette «i pochi interessi od opinioni personali come prioritari rispetto a quelli strategici e collettivi. L’Italia o si sveglia e acquisisce una mentalità dinamica e competente o altrimenti si scava la fossa ormai fonda e sempre più buia». Per Moro l’Alto Adige è una «seconda casa e dove ho famiglia e cresce mio figlio» e «non fa eccezione. È un gioiello mondiale di turismo e bellezza e senza aeroporto sarebbe come una città senza ospedale e visto che l’aeroporto c’è già e non si parla se costruirlo o meno, è doveroso, logico, elementare, pensare di potenziarlo e mantenerlo come preziosa risorsa a disposizione di tutti».

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