Lager di Via Resia, 8000 nomi per non dimenticare

E’ stata presentata nella giornata di ieri, giovedì 24 ottobre, la  nuova installazione multimediale promossa dalla Città capoluogo posta a fianco del muro dell’ex Lager di via Resia per rendere così omaggio a tutte le vittime che hanno incrociato il loro destino con questo luogo di prigionia. Per molti di essi il campo bolzanino fu solo una tappa verso i campi di sterminio nazisti da cui non fecero più ritorno. Tra 32 lastre di vetro incastonate in un muro di acciaio, a partire da oggi venerdì 25 ottobre, scorreranno i nomi (circa 8.000) di tutti coloro che sono stati deportati nel Lager di via Resia. I nomi saranno anche caricati e disponibili da lunedì 28 ottobre nella sezione dedicata del sito Internet comunale.

Nel corso della presentazione alla stampa il Sindaco Renzo Caramaschi ha sottolineato che: “Questo è il Muro della coscienza della Città di Bolzano. Da questo Lager di transito sono passate migliaia di persone, molte delle quali non sono più tornate a casa (almeno 2.500 persone). E’ il senso della inumanità dell’uomo che quando perde la coscienza di se stesso, opprime nella violenza negando la dignità dell’individuo. Spero che questo Muro della Memoria possa offrire l’opportunità per un momento di riflessione e di meditazione particolarmente rivolto ai giovan,i affinché non vi verifichino più gli errori del passato, così come la tragedia della guerra, della violenza e del razzismo che ancora oggi attanaglia il mondo, lacerando famiglie e vite umane, negando loro il diritto alla vita”.

Il muro di cinta dell’ ex Lager operativo dal luglio 1944 al 3 maggio 1945 è tutto quello che rimane del Campo di concentramento / Polizei Durchgangslager Bozen, facente parte della rete dei quattro Lager allestiti dai nazisti in Italia dopo l’armistizio dell’8 settembre 1944, insieme a quello di Fossoli, di Carpi, di Borgo San Dalmazzo e della Risiera di San Saba Trieste. Il muro è affiancato dal Passaggio della Memoria trasformato oggi in un museo a cielo aperto grazie al lavoro di ricerca durato anni dell’Archivio Storico della Città di Bolzano, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Ex Deportati, l’Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia e la Comunità Ebraica. S’ inaugura ora la riqualificazione del Passaggio, con nuove tabelle e l’installazione commemorativa con i nomi di donne, uomini, bambini deportati nel Lager di via Resia tra il 1944 e il 1945. Le tabelle raccontano la storia del Lager attraverso documenti dell’epoca e brevi audiotestimonianze di ex deportati.

Il memoriale è nato dall’idea degli architetti Elena Mezzanotte e Peter Plattner con la collaborazione di Federica Micozzi, Philipp Messner e Giorgia Mosna. Elemento caratterizzante dell’opera è l’impressionante superficie in vetro di circa 13 metri, composta da 32 elementi in vetro grigio realizzati per mezzo della tecnica scultorea di fusione in stampo aperto da Glass Art Design di Bolzano. Si tratta di una tecnica scultorea non dissimile da quella utilizzata nelle fonderie per la realizzazione di opere in bronzo. La ditta corepixx ha, invece, fornito e programmato i ledwall, posti dietro alle lastre in vetro, che proiettano i nomi dei deportati. Kometal ha infine fornito le strutture in acciaio che rivestono il portale d’ingresso, fungono da pannelli informativi e costituiscono la struttura portante del memoriale.

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