Kompatscher e Svp: «Legge autonoma per la Fase 2. Altrimenti più nessuna collaborazione con il governo»

Una legge autonoma per la Fase 2 in Alto Adige, altrimenti «interruzione di qualsiasi collaborazione con il governo di Roma». Questa la clamorosa decisione presa dal direttivo della Svp, nella notte di lunedì dopo che in giornata il presidente Arno Kompatscher aveva palesemente dichiarato la propria contrarietà al piano nazionale che entrerà in vigore il 4 maggio. Pressata da categorie economiche e base del partito, la Südtiroler Volkspartei, da sempre partito di maggioranza in Alto Adige che raccoglie gran parte del voto di madrelingua tedesca, ha deciso di forzare la mano. E l’ha fatto alla fine del direttivo proprio con una dichiarazione rilasciata dallo stesso Presidente Kompatscher a Rai Südtirol. «La direzione del partito ha approvato oggi all’unanimità la mia proposta di introdurre una legge provinciale per la progettazione della fase 2 – ha detto il Landeshauptmann assumendosi di fatto la responsabilità a nome del partito – Un territorio autonomo come l’Alto Adige non può accettare che, anche dopo la fase di grave emergenza, tutta la nostra vita sociale ed economica sia regolata per mesi e mesi con decreti di emergenza centralizzati. Per noi autonomia significa responsabilità. Vogliamo assumerci questa responsabilità, soprattutto in tempi di crisi. Per questo motivo abbiamo deciso oggi di porre fine a qualsiasi collaborazione con il govern se la nostra decisione di andare per la nostra strada nella fase 2 non sarà accettata. Ho già oggi commissionato l’elaborazione di una legge provinciale separata per la regolamentazione della fase 2».

Questa la dichiarazione in lingua originale riportata da Rai Südtirol: «Die Parteileitung der SVP hat heute meinen Vorschlag, ein eigenes Landesgesetz für die Gestaltung der Phase 2 auf den Weg zu bringen, einstimmig angenommen. Ein autonomes Land wie Südtirol kann nicht akzeptieren, dass auch nach der akuten Notstandsphase unser gesamtes gesellschaftliches und wirtschaftliches Leben monatelang mit zentralistischen römischen Notdekreten reguliert wird. Autonomie bedeutet für uns Verantwortung. Wir wollen diese Verantwortung gerade auch in der Krise wahrnehmen. Wir haben heute auch beschlossen jegliche Zusammenarbeit mit der Regierung aufzukündigen, falls unsere Entscheidung, in Phase 2 einen eigenständigen Weg zu gehen, nicht akzeptiert werden. Ich habe bereits heute die Ausarbeitung eines eigenen Landesgesetzes für die Regelung der Phase 2 in Auftrag gegeben.»

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