A Bolzano inflazione top: a settembre +0,8%

A settembre l’inflazione più elevata si registra a Bolzano (+0,8%), Trento (+0,6%), Perugia (+0,4%) e poi Napoli (+0,2%), mentre si registrano le flessioni più ampie a Verona (-1,5%) e a Milano (-1,6%), rispetto al -0,6% segnato dall’indice generale su base annua. È quanto emerge dai dati definitivi diffusi dall’Istat sui prezzi al consumo. A parte le quattro città con segno più e Ancona ‘piatta’, tutte le altre viaggiano in territorio negativo, da Bari e Catanzaro (-0,1%), Cagliari, Palermo e Reggio Calabria (-0,2%) fino a Catania e Torino che segnano -0,6%, Bologna -0,9%, Roma -1,1%, Genova -1,2%, Firenze -1,3%, Venezia -1,4%. E poi, in coda, Verona e Milano. Nel Centro e nel Nord-Ovest l’inflazione passa rispettivamente da -0,6% a -0,8% e da -0,7% a -0,9%. Nelle altre ripartizioni territoriali si assiste invece o a un ritorno a una situazione di stabilità dei prezzi al consumo, come al Sud dove da -0,1% di agosto l’indice Nic registra a settembre una variazione tendenziale nulla, o a una riduzione dell’ampiezza della flessione come nelle Isole (da -0,5% a -0,3%) e nel Nord-Est (da -0,8% a -0,6%).

 

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Inflazione, l’indici dei prezzi al consumo di Bolzano

A settembre 2020, nel Comune di Bolzano l’indice generale dei prezzi al consumo per l’intera collettività -NIC con tabacchi- è sceso dell’1,0% rispetto allo scorso mese di agosto, mentre rispetto a settembre 2019 segna +0,8% (ad agosto questo valore era ancora pari a +0,5%). Anche i corrispondenti valori dell’indice NIC senza tabacchi questo mese sono rispettivamente: -1,0% e +0,8%.

Incrementi congiunturali (cioè rispetto al mese scorso) si registrano a settembre soprattutto nelle divisioni Istruzione (+2,4%), Abbigliamento e calzature (+1,5%) nonché Prodotti alimentari e bevande analcoliche, e Bevande alcoliche e tabacchi (entrambe +0,3%). In ribasso rispetto allo scorso agosto appaiono le divisioni Trasporti (-2,9%), Servizi ricettivi e di ristorazione (-2,3%), Ricreazione, spettacolo e cultura (-1,6%) e Comunicazioni (-0,2%). Invariate a settembre appaiono le divisioni Abitazione, acqua, energia e combustibili e Servizi sanitari e spese per la salute. Il maggiore incremento tendenziale (cioè rispetto allo stesso mese dell’anno precedente) si registra a settembre nell’Istruzione (+3,0%), seguita dalle divisioni Servizi ricettivi e di ristorazione (+2,9%), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+2,5%), Bevande alcoliche e tabacchi (+2,4%) e Beni e servizi vari (+2,3%). In ribasso rispetto a settembre 2019 appaiono le divisioni Comunicazioni (-6,7%), Abitazione, acqua, energia e combustibili (-3,9%) e Trasporti (-2,8%).

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