Inaugurata la scuola Ada Negri costruita da Niederstätter con l'intervento artistico di Manfred Alois Mayr

È stata inaugurata venerdì 26 maggio la nuova scuola modulare sull’area dell’ex Drusetto in viale Trieste a Bolzano che dal prossimo anno scolastico 2023-24 ospiterà temporaneamente gli studenti della scuola media Ada Negri, oggetto di un profondo intervento di ristrutturazione architettonica.

La struttura modulare è stata realizzata da Niederstätter insieme alle ditte Carron Bau, Vitralux e Mak Costruzioni. “Grazie ad un lavoro di squadra e ad un’accurata fase progettuale, siamo riusciti a consegnare la struttura nei tempi previsti: la scuola è stata montata in sole due settimane” ha sottolineato Daniela Niederstätter, membro del consiglio di amministrazione. “Il progetto risponde appieno ad un aspetto che sta molto a cuore alla nostra azienda che è quello della sostenibilità” continua Daniela Niederstätter.

Il taglio del nastro all’inaugurazione della scuola Ada Negri. Foto courtesy Niederstätter

In futuro la struttura potrà essere infatti rimossa e rimontata dove è necessario. La scuola è composta da un edificio a due piani, con aule, laboratori e uffici ed accoglierà su una superficie lorda di circa 940 m² circa 230 alunni e alunne, oltre ad ed una quarantina tra insegnanti, operatori scolastici, e personale di servizio. Niederstätter ha deciso di donare alla scuola un ampio intervento di Art On Building (arte in architettura) sulla facciata esterna del nuovo complesso scolastico, realizzato su un progetto dell’artista Manfred Alois Mayr. “Il progetto di Mayr non intende solo dare un valore aggiunto a livello estetico, ma vuole avere anche un effetto positivo sul benessere degli alunni e delle persone che lavorano all’interno. Un buon ambiente scolastico, un’arte e un’architettura vive, formano positivamente le persone, in questo caso soprattutto i giovani” continua Daniela Niederstätter.

 

L’intervento artistico

Il progetto artistico, firmato dall’artista Manfred Alois Mayr e curato da Sabine Gamper, consiste in un intervento cromatico che attraversa l’edificio come una traccia colorata lungo i bordi degli elementi modulari, sottolineando la struttura architettonica dell’intero edificio e avvolgendolo in modo elegante. Il design – che gioca con la serialità e la rigida struttura del sistema modulare – è basato su una tavolozza di colori sviluppati appositamente per l’edificio, per ottenere un effetto armonioso e stimolante, attraverso una combinazione di toni freddi e caldi. Una scelta cromatica che si ispira all’ambiente naturale circostante, ma al contempo se ne distacca. Gli ingressi principali sono inoltre segnalati da accenti di colore per facilitare l’orientamento nell’edificio.

L’artista Manfred Alois Mayr. Foto courtesy Niederstätter

L’artista Manfred Alois Mayr ha già realizzato nella sua carriera una serie di progetti di arte su edifici, tra cui la facciata del Museo Vorarlberg a Bregenz (Austria), o il design esterno della struttura modulare per il palco della Fondazione Falcone a Palermo lo scorso anno per Niederstätter. Nella sua pratica artistica, Mayr combina l’arte con l’architettura e il design. Le sue idee per gli edifici sono caratterizzate da un’analisi accurata in relazione alla presenza delle persone nell’edificio, nonché al significato culturale, alla natura architettonica e all’inserimento paesaggistico e urbano dell’edificio nel contesto che lo circonda. Negli ultimi anni, Niederstätter ha progettato diverse facciate esterne di edifici modulari temporanei per scuole e asili in collaborazione con diversi artisti. “L’esperienza è stata sempre molto positiva: amministratori, alunni, insegnanti e genitori hanno sempre apprezzato il design e l’alta qualità degli edifici scolastici” afferma Daniela Niederstätter.

 

Immagine in apertura: la scuola Ada Negri a Bolzano. Foto courtesy Niederstätter

 

 

 

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