In aumento il numero di imprese in Alto Adige: ad oggi sono oltre 60mila

A fine agosto erano iscritte al Registro della Camera di commercio 60.184 imprese. Rispetto allo stesso mese dell’anno scorso il loro numero è aumentato (+1,0%). Per quanto concerne i singoli settori, il numero di imprese è cresciuto nei servizi (+4,1%), nell’edilizia (+2,7%), nei trasporti (+2,2%), nel comparto turistico (+0,7%) e nel settore “ambiente ed energia” (+0,2%). Vi è stato invece un calo nell’agricoltura (-0,6%), nel commercio (-0,4%) e nel comparto manifatturiero (-0,1%). Non decollano del tutto le startup: se a fine 2020 erano registrate 120 aziende innovative, a fine agosto ne risultano 124 (+3 ad agosto).

Nel secondo trimestre 2021, tra aprile e giugno, il numero di occupati in Alto Adige si è attestato mediamente a 251.100 unità, mentre le persone in cerca di lavoro erano circa 8.900. Rispetto allo stesso periodo del 2020 sono aumentati gli occupati (+2,2%), mentre le persone in cerca di lavoro sono diminuite del 12,3%. Il tasso di disoccupazione è diminuito di 0,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, attestandosi al 3,5%.

Ad agosto il livello dei prezzi a Bolzano è cresciuto dello 0,8% rispetto al mese precedente. Gli aumenti più significativi hanno interessato il turismo (+2,2%), i trasporti (+1,6%) nonché gli alimentari e le bevande analcoliche (+1,1%). Negli ultimi dodici mesi il livello dei prezzi è salito del 2,5%, con i maggiori rincari nei comparti energetico e abitativo (+13,3%), dei trasporti (+4,5%), del turismo (+2,5%) e dell’abbigliamento e calzature (+2,0%). Le diminuzioni più significative hanno riguardato invece le comunicazioni (-1,2%) e l’istruzione (-1,1%).

Nel secondo trimestre del 2021 le esportazioni dall’Alto Adige sono nuovamente aumentate: sono state esportate merci per un valore appena inferiore a 1,5 miliardi di euro (+42,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso). Si tratta del valore più alto mai registrato per un singolo trimestre. L’incremento ha riguardato tutte le categorie di prodotti, ed in particolare i mezzi di trasporto e la relativa componentistica (+155,5%). Analizzando i dati per paese si osserva un aumento particolarmente significativo delle esportazioni verso il Regno Unito (+81,5%), la Svezia (+72,5%) e il Belgio (+55,0%). Anche le esportazioni verso i principali partner commerciali dell’Alto Adige, ovvero la Germania e l’Austria, registrano una crescita, pari rispettivamente pari al 35,2% e al 32,5%. Occore comunque considerare che questi elevati tassi di crescita sono dovuti al fatto che il periodo di riferimento (secondo trimestre 2020) era stato pesantemente influenzato dalla crisi Covid-19.

Dopo la completa cancellazione della stagione invernale, il settore turistico ha apparentemente superato la crisi dovuta alla pandemia di Covid-19. A luglio sono stati registrati quasi 4,8 milioni di pernottamenti. Si tratta di un aumento di circa il 30% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Questo dato è addirittura superiore al livello pre-crisi di luglio 2019 (+0,5%). Considerando però i primi sette mesi del 2021, da gennaio a luglio, le presenze registrate sono state meno di 8,2 milioni, con un calo del 28,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Ad agosto il consumo di energia elettrica dell’economia altoatesina si è mantenuto sui livelli dello stesso mese dell’anno scorso (+0,3%). Nel settore manifatturiero (+7,0%), nel comparto turistico (+5,6%) e nei servizi (+5,4%) è stato registrato un aumento rispetto ad agosto 2020. Al contrario, nell’agricoltura (-17,0%), nel settore “energia ed ambiente” (-12,7%) e nel commercio (-11,2%) si è osservato un calo. Dopo due trimestri consecutivi di crescita negativa, nel secondo trimestre del 2021 il prodotto interno lordo dell’Eurozona, corretto per gli effetti di calendario, è aumentato del 2,0%. Anche in Germania e in Italia, dopo due trimestri deboli, si è registrata una crescita, rispettivamente dell’1,6% e del 2,7%. Le ultime previsioni della Commissione Europea per il 2021 indicano una crescita del PIL del 4,8% per l’Eurozona e del 5,0% per l’Italia.

A settembre l’indice del clima di fiducia di imprese e consumatori (Economic sentiment indicator) dell’Eurozona è aumentato di 0,2 punti rispetto ad agosto. Il valore attuale è pari a 117,8 punti. Anche in Germania si è registrato un leggero aumento, con l’indice in salita di 0,8 punti rispetto al mese precedente e attualmente pari a 118,0 punti. In Italia, invece, si osserva una diminuzione di 0,9 punti rispetto all’ultima rilevazione, che ha portato l’indice del clima di fiducia ad attestarsi a 116,8 punti. Il calo della fiducia è riscontrabile, in particolare, tra le imprese del commercio.

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