La ricetta di Giudiceandrea: qualità, competenze e talenti. Così i giovani possono (ri)prendersi il futuro

Nella giornata di ieri, 15 luglio, sono stati diffusi i dati riguardanti il mercato del lavoro nel trimestre aprile-giugno 2020. I numeri dell’Osservatorio del mercato del lavoro della Ripartizione Lavoro della Provincia, hanno mostrato come l’occupazione in Alto Adige sia in calo del 7 per cento rispetto all’anno passato, e che nel periodo sopracitato il calo occupazionale è stato il più forte degli ultimi 20 anni. Numeri pesanti, che fotografano la difficile situazione post lockdown e le conseguenze di migliaia di posti di lavoro andati persi. A tal proposito, Federico Giudiceandrea, presidente di Assoimprenditori Alto Adige, ha cercato di tracciare la via per uscire dalla crisi e far respirare il mercato del lavoro: “Siamo ad un bivio decisivo per il futuro dei nostri giovani, dobbiamo fare oggi le scelte giuste per garantire loro posti di lavoro di qualità”, ha dichiarato.

Innanzitutto è fondamentale salvaguardare i posti di lavoro di qualità. In questo momento storico, l’industria è il settore che offre posti di lavoro più sicuri e meglio retribuiti, con il 90% di contratti a tempo indeterminato e gli stipendi più alti del 40% rispetto alla media. Favorire quindi l’occupazione in questo settore è fondamentale: “Servono politiche industriali che mettano al centro sgravi fiscali, investimenti, digitalizzazione e internazionalizzazione, così come indicato nel documento comune che abbiamo condiviso con le organizzazioni sindacali e che è stato consegnato a tutte le forze politiche presenti in consiglio provinciale”, sottolinea Giudiceandrea.

Rimane di vitale importanza poi l’investire nelle competenze e nel know-how dei lavoratori e delle giovani leve. Scuola e Università giocano un ruolo decisivo nella partita a scacchi della ripresa economica, e i giovani hanno diritto ad una formazione di alta qualità. “Allo stesso tempo non possiamo dimenticare chi in questo periodo ha perso il lavoro o rischia di perderlo nei prossimi mesi: un utilizzo efficiente dei fondi europei per la formazione continua e i corsi di riqualificazione è fondamentale in questo senso. Anche le nostre imprese sono pronte ad assumersi le proprie responsabilità continuando ad investire sui propri collaboratori e in nuove tecnologie”, prosegue il Presidente di Assoimprenditori.

Infine, ultima priorità su cui investire, è l’attrarre talenti in Alto Adige. Ed è proprio qui che entrano gioco enti e strutture come NOI Techpark e Università che ricoprono un ruolo fondamentale per alzare il livello di competitività del territorio. Ma per farlo sarà necessario lanciare il mercato degli affitti e rendendo più accessibili i prezzi degli alloggi per i giovani e le loro famiglie attraverso un accesso ai terreni edificabili più favorevole a chi è pronto a mettere a disposizione case a prezzi calmierati. “Prima del lockdown una delle grandi sfide per il nostro territorio era quella di riportare in Alto Adige i nostri talenti emigrati e attirarne da altre regioni. Questa sfida continuerà ad essere decisiva anche in futuro, le competenze presenti su un territorio faranno sempre più la differenza. Se la riduzione del carico fiscale sul lavoro dipende soprattutto da riforme coraggiose a livello nazionale, in Alto Adige dobbiamo agire sul costo delle case”, conclude Giudiceandrea.

Alexander Ginestous

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