Fondi Covid di aprile esauriti, centinaia di altoatesini rimasti senza aiuti

Sono centinaia i contribuenti altoatesini che ad oggi non hanno ancora ricevuto il versamento dei contributi statali a fondo perduto dedicati all’emergenza Covid richiesti per il mese di aprile. La causa è dovuta ad una serie di falle burocratiche e di una complicata interpretazione di una legge poco chiara che hanno per ora lasciato molti contribuenti senza aiuti. Per richiedere l’aiuto statale, il contribuente doveva far riferimento e attestare il calo del fatturato del mese di aprile 2020, il cui ammontare doveva essere inferiore ai due terzi del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Un punto che si è scontrato velocemente con la deroga a questa condizione, in favore dei soggetti economici domiciliati in Comuni colpiti da eventi calamitosi, esattamente come i cittadini altoatesini. L’Alto Adige infatti è considerato, secondo l’ordinanza provinciale del 5 novembre 2018, un’area in stato d’emergenza a seguito della tempesta di Vaia, ordinanza prorogata poi il 21 novembre 2019. In sostanza, i contribuenti altoatesini potevano godere dei contributi a prescindere dalla sussistenza del calo di fatturato richiesto quale regola generale, in quanto aventi il domicilio fiscale o la sede operativa in Alto Adige, e, come tutti, avevano tempo fino al 13 agosto per presentare la domanda.

 

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L’11 agosto la Provincia Autonoma di Bolzano ha poi inoltrato una comunicazione all’Agenzia delle Entrate in cui ribadiva la situazione corrente. La normativa statale era poco trasparente, soprattutto alla luce del periodo complicato che contribuenti e professionisti stavano vivendo. I commercialisti infatti sono stati costretti ad un super lavoro su una questione delicata che si è poi palesata in maniera evidente solamente agli inizi di agosto, quando erano state inoltrate la maggior parte delle domande, ma i fondi erano inspiegabilmente finiti.

«La situazione che ci si presenta lascia purtroppo noi commercialisti con le mani legate – spiega Claudio Zago, presidente dell’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Bolzano -. La filiera di approvazione delle domande è stata rallentata da diversi ostacoli burocratici, e giunti a questo punto non possiamo fare altro che aspettare la nuova legge di bilancio per capire quanti nuovi fondi verranno destinati alle imprese in difficoltà».

«I nostri clienti – ribadisce Barbara Giordano, consigliera dell’Ordine di Bolzano – sono giustamente infuriati. La situazione interessa sia Bolzano che Trento e proprio per questo abbiamo coinvolto nella ricerca della soluzione, il consigliere nazionale Maurizio Postal. Il Governo è al corrente del mancato pagamento delle domande presentate in agosto ma il rifinanziamento avverrà soltanto con una nuova legge. Il fatto paradossale è che intanto a molti contribuenti in tutta Italia stanno già arrivando i ristori decisi per il mese di ottobre».

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