Esercenti funiviari, fatturati calati: «Perso tra il 15 e il 20% rispetto a due anni fa»

“Il fatturato è diminuito del 15-20% rispetto all’inverno 2019/20, ma guardiamo al futuro con fiducia”. Queste le parole del presidente dell’Associazione esercenti funiviari dell’Alto Adige Helmut Sartori durante il 13° convegno degli Esercenti Funiviari. Sebbene la stagione invernale di quest’anno non sia certo stata una stagione da record, è stata una stagione particolare per i comprensori sciistici dell’Alto Adige: dopo un anno di blocco, hanno potuto riprendere le attività e dare ai collaboratori
un posto di lavoro. “Molte cose erano diverse rispetto al passato: c’erano distributori di disinfettanti agli ingressi, i dipendenti portavano le mascherine e circolavano foto di code di persone davanti ai tornelli. Tuttavia, abbiamo dimostrato una cosa: in gran parte abbiamo gestito questa situazione in modo davvero eccellente garantendo incondizionatamente il rispetto delle norme”, spiega Sartori.

Nel suo discorso Sartori ha sottolineato come il settore sia sempre sotto i riflettori e che venga spesso aspramente criticato. “Siamo troppo spesso etichettati come distruttori dell’ambiente, il che non è affatto vero, poiché sappiamo molto bene che l’ambiente è anche il nostro capitale. Purtroppo di solito si presta troppo poca attenzione al fatto che gli impianti a fune contribuiscono in modo decisivo al valore aggiunto del turismo invernale e ormai anche di quello estivo, garantiscono occupazione e prosperità alle nostre valli alpine e rappresentano una risorsa indispensabile per tutti i settori economici collegati”, così Sartori.

Per il Presidente dell’Associazione in primo luogo, “lo sci rimane estremamente popolare e, se siamo onesti, non esiste un’alternativa equivalente per l’inverno. Lo sci è e rimane l’elemento motivante più importante per il turismo invernale. Questo è stato dimostrato ancora una volta nell’attuale stagione invernale. In secondo luogo, gli ultimi anni hanno dimostrato che noi esercenti funiviari siamo in grado di far fronte anche a condizioni operative difficili. Anche se pesano molto sui nostri bilanci i prezzi dell’energia significativamente più alti (elettricità, diesel, ecc.), l’aumento dei costi del personale a causa dei numerosi requisiti Covid, e il minor fatturato, guardiamo al futuro con fiducia”, ha concluso Sartori.

Ti potrebbe interessare