Entodata, la nuova piattaforma digitale per la raccolta e la gestione dei dati biologici di insetti

Il Centro di Sperimentazione Laimburg ha recentemente avviato il nuovo Programma delle priorità di ricerca fino al 2030. Tra le cinque priorità, una si incentra sull’innovazione digitale e le tecnologie smart, e i campi d’azione spaziano dallo sviluppo di nuove tecnologie e il loro trasferimento nella pratica all’uso di big data. Entodata, una piattaforma digitale per la raccolta e la gestione dei dati biologici degli insetti, si inserisce proprio in questa priorità di ricerca e nasce dall’esigenza di migliorare la documentazione di osservazioni, catture e raccolte di insetti in campo. Più nello specifico, si tratta di un database facilmente accessibile e gestibile tramite un’applicazione online.

“Siamo partiti dalle esperienze maturate negli anni passati nella raccolta e nell’elaborazione di dati biologici in modo tradizionale su supporto cartaceo – spiega Manfred Wolf, responsabile del settore Parassiti e Fitopatie e del gruppo di lavoro Entomologia presso il Centro di Sperimentazione Laimburg – L’intento principale era quello di archiviare i dati osservati e raccolti in campo direttamente in formato digitale. Nel 2022 abbiamo iniziato a utilizzare in modo sperimentale un’applicazione a pagamento, ma per il futuro abbiamo voluto sviluppare di un tool gestito dal direttamente dal Centro Laimburg.”

Con questo progetto si vuole contribuire a preparare l’agricoltura alle sfide del futuro, grazie all’implementazione della digitalizzazione. Infatti, la sua utilità non si estende solamente al lavoro di ricerca in campo delle collaboratrici e dei collaboratori del Centro, ma anche all’intera popolazione altoatesina. “Si pensa ad esempio a un’attività di ‘Citizen Science’ nella raccolta di osservazioni casuali di specie d’insetti invasive – continua Wolf – Applicazioni simili vengono già utilizzate per permettere alla popolazione di segnalare alle autorità la presenza di specie di piante aliene.”

Quest’attività di sviluppo è integrata nelle attività di routine svolte all’interno del gruppo di Entomologia del Centro di Sperimentazione Laimburg. Si tratta prevalentemente di indagini entomologiche e di controlli ripetuti in parcelle di impianti frutticoli scelti. I dati raccolti riguardano gli stadi di sviluppo di diversi fitofagi per mezzo di osservazioni (campionamenti non distruttivi) o prelievi (ad esempio di ovature da cimice asiatica). “I numeri di campioni di insetti raccolti nei progetti pluriannuali sono notevoli”– spiega Wolf – “faccio un esempio: in un progetto pluriannuale sono stati seguiti 50 impianti frutticoli con controlli e prelievi settimanali. Dopo il prelievo in campo segue una classificazione e il conteggio in laboratorio. Il sistema digitale al quale stiamo lavorando porta sicuramente grandi vantaggi in termini di miglioramento della gestione dei dati dei campioni e della fase di trascrizione.”

Processo di raccolta dati.

Tra i temi attualmente seguiti c’è la diffusione e il comportamento della cimice asiatica (Halymorpha halys) sul territorio, visti i problemi che questa causa non solo alle principali colture della provincia, ma anche a livello nazionale. Oltre alla cimice asiatica, ci sono anche altre specie di insetti – sia autoctone che aliene – difficili da monitorare per via della loro biologia. “Spesso i sistemi di verifica come le trappole fermoniche non funzionano, oppure la specie vive in habitat adiacenti alle colture come arbusti selvatici, raramente accessibili ai controlli. Possiamo per esempio pensare al maggiolino (Melolontha melolontha), che si sviluppa nei terreni e compie la sua attività di volo nelle ore serali, risultando più difficile da individuare.”

Per il futuro è prevista l’acquisizione di dati biologici in campo attraverso lo smartphone o altri mezzi digitali, come ad esempio una semplice fotografia. Basandosi su delle mappe preimpostate, sarà possibile geolocalizzare automaticamente i dati raccolti, ottenendo delle indicazioni sia spaziali che temporali e depositandoli in formato digitale all’interno di un database facilmente accessibile e gestibile. “Esistono già delle applicazioni gratuite simili per il monitoraggio di insetti – conclude Wolf – così come per la classificazione botanica di piante fiorite. Tuttavia, nessuna di queste permette la creazione di database modificabili secondo le esigenze sperimentali. Nel nostro caso si pensa anche all’implementazione di sistemi intelligenti basati sull’Intelligenza Artificiale, in grado di riconoscere e contare automaticamente le specie target in base alle foto inviate.

Vittoria Battaiola

Immagine in apertura: foto di una ricercatrice del gruppo di Entomologia del Centro di Sperimentazione Laimburg.

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