Trodena, la PA al lavoro per la conversione al digitale

Il 90% dei cittadini dell’UE utilizza Internet regolarmente o quotidianamente. L’Italia è addirittura al di sopra della media UE con il 92%. I comuni altoatesini spesso si occupano ancora delle necessità dei loro cittadini con contatti personali. Nell’era della trasformazione digitale, tuttavia, l’equilibrio tra la facilità di accesso al cittadino online e il contatto personale, tra la necessità tecnologica e la responsabilità sociale, sta diventando sempre più impegnativo per la pubblica amministrazione. Non è raro che le complesse strutture amministrative e le poco trasparenti piattaforme online creino frustrazione tra gli utenti; soprattutto tra le generazioni un po’ più anziane.

“Il fronte è sempre lì, dove nessuno sa come muoversi”, afferma Markus Petzl, pioniere della trasformazione digitale. Non è che i comuni altoatesini non abbiano familiarità con la digitalizzazione. Ma, proprio come le aziende e le organizzazioni, anche loro sono alle prese con una combinazione di sovraccarico burocratico e carenza di personale. In un periodo in cui le crisi si susseguono è quindi importante affrontare le numerose sfide con determinazione e obiettivi chiari. Per Trodena la digitalizzazione rappresenta sia un’opportunità che una sfida.

Il comune di Trodena è all’avanguardia

Il piccolo comune della Bassa Atesina è noto in tutta la regione per la sua forza innovativa e il suo impegno. Non sorprende quindi che Trodena, al pari di altri comuni della regione, stia portando avanti un progetto di digitalizzazione finanziato dall’UE. Nell’ambito del programma di finanziamento UE FESR 2014-2020, il Comune sta attuando un progetto con un budget totale di 210.000 euro, che dovrebbe facilitare la gestione dei processi amministrativi e dei canali ufficiali digitali da parte di cittadini, dei dipendenti e dei responsabili delle decisioni. Il miglioramento dell’accessibilità di dati e documenti attraverso la digitalizzazione di fascicoli edilizi, piani urbanistici e piani di recupero e di risanamento, è il contenuto principale del progetto di finanziamento. La digitalizzazione dei documenti di pianificazione è preceduta da un’indagine, completa e attesa da tempo, sull’intero territorio comunale.

Dall’autunno dello scorso anno, l’amministrazione di Trodena sta lavorando all’attuazione graduale del progetto di finanziamento, che dovrebbe essere completato entro il 31 dicembre di quest’anno. Dopo un inizio un po’ titubante, la realizzazione dei pacchetti di lavoro procede ora a pieno ritmo e la richiesta di proroga del progetto è stata approvata dall’autorità amministrativa di Bolzano fino alla fine di aprile 2023.

Le persone rimangono persone

Nel frattempo, la giunta municipale ha potuto aggiudicare alla cooperativa sociale Kairos di Bressanone l’appalto per il servizio di digitalizzazione delle pratiche edilizie e dei piani regolatori, compresa la formazione interna e la preparazione di un manuale d’uso, per un importo contrattuale di quasi 70.000 euro. La cooperativa sociale diretta da Konrad Messner impiega da molti anni persone con disabilità e ne accompagna l’integrazione nel libero mercato del lavoro. Progetti come quello del comune di Trodena, quindi, non solo realizzano uno sviluppo tecnologico del settore pubblico, ma promuovono e testimoniano anche l’apprezzamento della coesione sociale e comunitaria.

Il sindaco Michael Epp è convinto che non ci sia modo di evitare la digitalizzazione della pubblica amministrazione. Sa anche che questi progetti rappresentano un’ulteriore sfida per i dipendenti già molto impegnati del suo comune. “La digitalizzazione è un passo importante, ma nessuna misura di digitalizzazione al mondo può sostituire la personalità e l’empatia, soprattutto nei rapporti con i nostri cittadini. Alla fine sono sempre le persone ad essere necessarie, in ogni punto di contatto. Il bisogno umano di interazione prevarrà sempre, anche nell’era digitale”, afferma il sindaco Epp.

Foto credits: wikipedia

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