Elezioni Bressanone: Jungmann eletto al primo turno. L'Svp respira, la Giunta provinciale molto meno

Elezioni Bressanone 2024. Andreas Jungmann, già assessore all’urbanistica della precedente Giunta comunale, è stato eletto sindaco di Bressanone con il 54,3% dei voti. L’Svp ha perso 907 voti rispetto alle precedenti elezioni comunali, è passata dal 59,2% al 54,9%, ma, visto il burrascoso contesto provinciale, può tirare un legittimo sospiro di sollievo. Ricordiamo che l’Svp non esprime il sindaco nelle altre tre città principali della provincia: Bolzano, Merano, Laives e non poteva permettersi di arrivare al ballottaggio in una delle pochissime roccaforti cittadine rimaste. Non va, inoltre, dimenticato che a Bressanone l’Svp aveva perso pochissimi voti anche nelle elezioni provinciali dell’ottobre scorso, soli 58 in meno rispetto al 2018 (-0.4%).
Il risultato elettorale di Bressanone, paradossalmente, potrebbe però avere effetti deleteri sulla Giunta provinciale costituitasi poche settimane fa. Perché il buon risultato è in gran parte accreditabile all’ex sindaco di Bressanone Peter Brunner, neo assessore all’urbanistica in Provincia e indicato come probabile successore di Arno Kompatscher. Partendo proprio dal risultato di Bressanone, qualcuno potrebbe farsi venire l’idea di accorciare drasticamente l’agonia di una Giunta provinciale che ha già perso i primi pezzi e sopravvive con una maggioranza risicatissima e riportare tutti a votare con Brunner come nuovo candidato alla presidenza della Provincia.
A spingere verso questa ipotesi sono anche altre questioni emerse con forza dalle elezioni di Bressanone. La resa dei Freiheitlichen che nemmeno sono riusciti a presentarsi alle urne e il crollo della Lega che ha perso tre quarti dei voti ottenuti alle precedenti comunali, passando dal 4,1% all’1,1% (dai 444 voti ottenuti quattro anni fa a 105).
A meno di un mese dalla formazione della giunta provinciale, quindi, due dei cinque partner della coalizione stanno già affogando e questo potrebbe spingere qualcuno ad abbandonare al proprio destino Kompatscher e Achammer.
Detto dell’Svp, il risultato delle elezioni di Bressanone ha offerto alcune sorprese. Innanzitutto l’inatteso successo del Pd, che ha superato il 10% dei voti crescendo del 2,4% rispetto alle precedenti comunali (aveva l’8,2%). Un ottimo risultato l’hanno ottenuto anche il Team K, passato dall’8,8% all’11,4 e i Verdi – Alternativa eco-sociale passati dall’8,4 al 10%.
Cresce anche la destra tedesca: Süd-Tiroler Freiheit passa dall’1,2 al 3,4% mentre la lista Anderlan, che si ferma al 2%, non dovrebbe entrare in Consiglio Comunale.
Infine, Fratelli d’Italia ha ottenuto il 6,5 dei voti, in netta crescita rispetto alle comunali del 2020 (aveva il 3,7%) ma intercetta solo parzialmente il voto in uscita dalla Lega.
Qui i risultati in dettaglio.

Massimiliano Boschi

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