L'altoatesina Ecosteer selezionata dall'UE tra le migliori startup a guida femminile

C’è anche l’altoatesina Ecosteer tra le cinque aziende selezionate dalla Commissione europea per entrare nel programma d’accelerazione “Women Tech Eu”, che sostiene le migliori startup ad alta tecnologia guidate da donne, e che partirà nella primavera di quest’anno. Le aziende hanno passato una prima selezione, e potranno ottenere un premio da 75 mila euro in sovvenzioni per sostenere le prime fasi del processo di innovazione e crescita. Il programma mette a disposizione anche un intenso tutoraggio e coaching, nonché numerose opportunità di networking a livello europeo per far conoscere le proprie attività. Oltre a Ecosteer, impegnata nel settore data, IoT e blockchain, per l’Italia sono state selezionate anche la milanese Biomimx Srl Ubeat, la torinese Clearbox Ai Solutions, Emoj Srl di Ancona, e Splastica Srl di Roma, che si occupano di salute, intelligenza artificiale, e plastica biodegradabile. In tutto la Commissione sosterrà 50 imprese guidate da donne provenienti da 15 paesi diversi.

“Le startup a contenuto tecnologico estremamente avanzato tendono ad avere cicli di ricerca e sviluppo più lunghi e spesso la loro costruzione richiede più tempo e capitale rispetto ad altre imprese. La maggior parte di loro, se non riceve tempestivamente sostegno e investimenti adeguati, rischierebbe di fallire nei primi anni se non riceve tempestivamente sostegno e investimenti adeguati. Le donne che operano nel settore delle tecnologie avanzate si trovano spesso ad affrontare l’ulteriore ostacolo rappresentato dai pregiudizi e dagli stereotipi di genere, particolarmente diffusi nel settore”, si legge in una nota ufficiale della Commissione Europea.

“Sono particolarmente orgogliosa del successo del primo invito a Women Tech Eu. L’elevato numero di candidature in sospeso conferma la necessità di supportare le aziende tecnologiche guidate da donne nella fase iniziale e più rischiosa del loro sviluppo”, ha dichiarato Mariya Gabriel, commissaria Ue per l’Innovazione e la ricerca.

Cosa fa Ecosteer

Ecosteer, startup incubata al NOI Techpark di Bolzano, ha introdotto il concetto di “Ownership dei Dati”, ovvero la possibilità per i legittimi proprietari dei dati personali di avere esclusivo controllo sul loro accesso da parte di terzi, di poter personalmente decidere con quali applicazioni condividere i dati, e di essere ricompensati per la condivisione. La compagnia, fondata da Elena Pasquali, biologa molecolare con esperienza in grandi aziende quali Genpact, Sap, Capgemini, GE Healthcare e Daniel Grazioli, esperto in IC&T, ha rivoluzionato il concetto espresso dalla normativa GDPR (General Data Protection Regulation) e cerca di ridare ai navigatori online il pieno controllo delle proprie informazioni e dati. La startup ha creato una piattaforma, la Data Ownership Platform, che unita agli Smart Contracts della tecnologia blockchain, riesce a monetizzare i dati provenienti da oggetti connessi e ne regola l’accesso da parte di applicazioni e stakeholder. Il risultato? Una nuova “Data Sharing Economy”, un’economia condivisa, distribuita, decentralizzata e fondata sui principi etici stabiliti dalla GDPR.

Al.G

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